A tutti sarà capitato almeno una volta di comprare un prodotto che si è poi dimostrato in parte o del tutto non funzionante o danneggiato. In questo caso in aiuto del consumatore arriva la garanzia del produttore o del venditore, ma anche in questo senso la situazione non sempre è chiara come potremmo pensare.
Per esempio, una delle domande più importanti da porsi (soprattutto nel caso di prodotti pesanti ed ingombranti) è: a chi tocca pagare le spese di smontaggio e spedizione per rimandare il prodotto alla casa madre e farselo riparare o sostituire? Un bel quesito che più volte le aziende hanno cercato di volgere a proprio vantaggio.
Per nostra fortuna è intervenuta la Corte di Giustizia Europea, stabilendo innanzitutto (non era per nulla scontato in alcuni casi) che qualora di riscontrino “difetti di conformità esistenti al momento della consegna del bene”, si ha diritto alla sostituzione o riparazione in garanzia.
Cosa più importante, però, la Corte ha stabilito che sia il venditore ad avere l’obbligo di rimuovere il prodotto danneggiato o difettoso dal luogo in cui il consumatore lo ha installato, di sostituirlo con uno nuovo e infine di reinstallarlo, facendosi carico delle spese necessarie e senza chiedere alcun compenso accessorio all’acquirente.
La sentenza della Corte è arrivata dopo la discussione di due casi controversi. Il primo riguardava un contratto di vendita di piastrelle (costo totale 1.382,27 euro): dopo la posa dei due terzi circa, il cliente ha notato delle ombrature, che secondo il perito erano tracce di raschiatura impossibili da cancellare. L’unico rimedio era la sostituzione totale.
Il secondo caso riguardava invece la vendita online di una lavastoviglie per 367 euro con consegna a domicilio al piano. Dopo l’installazione, però, è risultato subito chiaro che la lavastoviglie era difettosa, quindi il prodotto è stato sostituito e la cliente ha preteso dall’azienda anche la rimozione dell’apparecchio difettoso oltre all’installazione di quello sostitutivo.
Una buona notizia quindi per i consumatori, che vedono tutelati i loro diritti, perché è stato ribadito il diritto di chi acquista a vedersi consegnare un prodotto in perfetto stato o in caso contrario di avere una sua sostituzione senza sborsare un ulteriore centesimo. Infine, qualora la sostituzione non sia possibile si può esigere una riduzione del prezzo (in caso di difetti minori) o la restituzione di quanto già pagato.
Foto da jamiehladky