Facebook prende il posto del telegiornale

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Facebook presenta Instant Articles in stile Snapchat Discover. Il concetto è molto simile in termini di utilizzo, vale a dire un’esperienza di visualizzazione e di navigazione arricchita, più veloce e ottimizzata per il consumo su mobile e tablet e, per l’editore, si tratta della stessa promessa che possiamo riassumere in: “Entrare in contatto con il lettore là dove si trova.” Per Facebook, è anche una importante novità verso uno strumento che potrà avvicinarsi in seguito ad un prodotto di native advertising ancora più spinto rispetto all’offerta già esistente.

Al momento in cui scriviamo, Instant Articles è al 100% editoriale e Facebook lascia fare gli editor per andare in cerca di audience con i loro strumenti (comScore è tuttavia messo in avanti) e soprattutto gli lascia la scelta di monetizzare questi contenuti diffondendo pubblicità all’interno di questi Instant Articles e di tenersi il 100% delle entrate. Niente revenue share quindi. Gli editor possono anche utilizzare Facebook Audience Network per monetizzare il loro inventario invenduto.

Instant Articles non è il solito sistema. Nel momento in cui la maggior parte dei siti media ha un modello di business che si riposa sulla monetizzazione del proprio pubblico, il successo si appoggia quindi sulla capacità del media per far affluire gli utenti sul proprio sito o sulla propria applicazione. Instant Articles induce un modello diverso dove è il media ad andare incontro al pubblico. Potenzialmente per l’utente internet: non c’è più bisogno di recarsi sul sito del media, visto che tutto può essere visto direttamente su Facebook con un’esperienza più fluida.

Ecco perché Instant Articles farà sicuramente molto parlare di sé ed ecco perché gli editor saranno molto probabilmente prudenti, adottando ad esempio una strategia mirando ad utilizzare Instant Articles come “prodotto di richiamo” per, infine, ridirigere l’utente verso i canali di diffusione più controllati dove la presa di informazioni sugli utenti è operata dall’editor e la monetizzazione viene fatta senza impedimenti imposti da un diffusore di terze parti. Per vedere a cosa somiglia Instant Articles, non ancora diffuso dappertutto in modo sistematico, vi consigliamo questo video che mostra abbastanza bene il contenuto per l’utente.

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