Facebook serve per rimanere in contatto con amici e parenti e, a breve, anche per… divorziare! Per lo meno è il caso negli Stati Uniti. La corte suprema di giustizia di Manhattan (New York) ha quindi riconosciuto questo diritto ad una donna di mandare la sua richiesta di divorzio tramite messaggio privato di Facebook, visto e considerando che quest’ultima non disponeva di nessun altro mezzo di comunicazione possibile con suo marito, senza domicilio fisso.
Questa infermiera di Brooklyn, che non aveva mai vissuto con suo marito, ha potuto mandare i documenti da firmare, relativi alla richiesta di divorzio, tramite Facebook. Mentre da una parte ha potuto avere uno scambio telefonico con il suo sposo, quest’ultimo dichiarava non avere un domicilio fisso e nemmeno un luogo di lavoro. “Si è anche rifiutato di rendersi disponibile per raccogliere i documenti del divorzio”, precisa Matthew Cooper, giudice alla corte suprema di Manhattan.
Nessun indirizzo è stato trovato dal servizio postale e un investigatore privato è stato persino assunto, ma il risultato ha avuto un esito negativo. L’unico mezzo per contattare l’uomo era quindi il social network creato dal giovane Mark Zuckerberg. “Il primo messaggio è stato inviato la scorsa settimana, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta al momento”, indica La Tribune.
Un nuovo modo di divorziare che non dovrebbe arrivare a breve da noi, dove le convocazioni di giustizia devono essere fatte per raccomandata. L’Italia non condivide lo stesso pragmatismo rispetto agli anglosassoni: è un paese di diritto scritto e le leggi possono essere modificate dal parlamento o dal governo. Tuttavia, il sistema italiano peccherebbe in reattività. C’è da scommettere che un tale ammodernamento impiegherebbe un certo periodo di tempo prima che arrivi da noi.
Facebook e WhatsApp, il matrimonio è ora consumato