Vi è mai capitato di vedere, quando ancora c’era MTV, “Catfish: false identità“? Se non l’avete mai visto, ve lo raccontiamo in breve. Andato in onda a partire dal 2012, è un docu-reality che racconta le verità e le bugie delle relazioni online, presentata da Nev Schulman e Max Joseph.
I due, nel corso delle varie stagioni, hanno girato l’America per raccontare storie che hanno delle incredibili, tra relazioni durate per anni con uno dei due che si è creato, nel corso del tempo, un’identità totalmente diversa dalla sua. Alla fine, nel 99% dei casi, gli impostori venivano smascherati. Stava poi ai due innamorati decidere cosa fare: continuare a stare insieme, superando la bugia, e mandarsi a quel paese e non rivedersi mai più.
Ecco, sulle dating app, anche in Italia, non è difficile imbattersi in quella che viene chiamata kittenfishing, una pratica molto simile a quella che vi abbiamo appena accennato parlando del docu-reality di MTV.
Cos’è il kittenfishing
Il kittenfish è una pratica per cui, sulle app di incontri, le persone fanno finta di essere molto meglio di come sono davvero. In buona sostanza, chi compie questo gesto pubblica tra le foto non quelle in cui è venuto meglio, cosa che tutti facciamo, ma scatti in cui è così ritoccato da essere quasi irriconoscibile.
Il termine kittenfishing è la crasi tra kitten, che significa gattino, e fishing, che metaforicamente in questo contesto assume il significato di caccia. Tutto, come avrete capito, si basa sulle foto utilizzate. La persona è quindi reale, ma le foto sono talmente ritoccate, o in alcuni casi vecchie, da rendere la persona totalmente irriconoscibile quando la si incontra per la prima volta.
Un comportamento decisamente sgradevole, evidenziato anche da una ricerca condotta da Once, che si è concentrata in particolare sulle “bugie bianche”, evidenzia però anche un aspetto che riguarda il mentire sulle dating app. Infatti, il 65% dei single italiani ha dichiarato di essere stato ingannato attraverso delle foto falsificate.
È bene sottolineare che la pratica del kittenfishing per certi aspetti è diversa da quella del catfishing. Infatti, nel secondo caso, la persona crea una vera e propria identità falsa, raccontando bugie non solo sul suo aspetto fisico, ma anche sulla sua vita, dal lavoro, alla scuola, fino alle cose più private. Nel kittenfishing, invece, la persona non mente sulla sua identità, ma si rende così irriconoscibile da arrivare molto vicina a farlo.
Sempre secondo il sondaggio condotto da Once, è emerso che il 32% dei single italiani che usano dating app sono stati ingannati con foto troppo modificate. Inoltre, quasi la metà dei singolo del nostro Paese, il 48%, ha dichiarato di non fidarsi molto delle persone incontrare online e di iniziare a farlo solo dopo averle incontrate per la prima volta di persona. Una pratica assolutamente corretta, per evitare di portare avanti una “relazione” solo per messaggi ed incorrere nel kittenfishing.