Sono passati ben 13 anni da quando venne indetto l’ultimo concorso per l’assunzione di docenti nella scuola pubblica. Da quel 1999 è passata molta acqua sotto i ponti, tra riforme più o meno riuscite, precariato e polemiche. Il 2012 sarà il grande anno del nuovo concorso scuola, alla ricerca di circa 12 mila nuovi insegnanti. Il bando verrà pubblicato il 24 settembre 2012, ma intanto già si affollano domande, dubbi e critiche.
La cifra esatta delle cattedre da occupare nella scuola pubblica è di 11.892, e il concorso coinvolgerà tutti gli ordini scolastici, dalle scuole dell’infanzia alla primaria di primo e secondo grado. Il concorso avverrà su base regionale e sarà seguito, nelle intenzioni del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, da un nuovo concorso il cui bando dovrebbe essere pubblicato entro maggio 2013, in quanto parte di un piano triennale di assunzioni di cui già si era parlato nei primi mesi del governo Monti.
I dubbi sul concorso scuola 2012 sono comunque ancora molti, e riguardano sia le classi di docenti interessate sia i requisiti per l’accesso alla selezione. In attesa che il Miur sciolga ogni riserva, l’ipotesi più accreditata è che il concorso riguarderà solo alcune classi, quelle con maggiore carenza di posti (che allo stato attuale sono circa trenta). Per partecipare bisognerà presentare la domanda entro un mese dalla pubblicazione su Gazzetta del bando, quindi entro il 24 ottobre 2012, ma quali sono i requisiti?
Requisiti: è questo il grande punto interrogativo che sta dando adito a polemiche e richieste di chiarimento. Stando alle normative (ovvero la Legge 341/90 e il Decreto Interministeriale 460/98) il concorso sarà aperto solo a coloro che siano in possesso dell’abilitazione, mentre i docenti che non siano in possesso dell’abilitazione potranno partecipare solo nel caso non si raggiunga un numero sufficiente di abilitati.
Dato che la quota minima è di 3 volte i posti disponibili, le possibilità per i non abilitati (quindi i più giovani) sembrano ridotte al lumicino. Un controsenso, visto che il Ministero ha pubblicizzato fin dall’inizio questo concorso come un modo per svecchiare e rendere più aggiornato e competitivo il parco insegnanti. A questo proposito, quindi, gira voce che il Miur potrebbe riservare agli under 30 una sorta di quota dedicata, che vada dal 10 al 15%. Si tratta comunque solo di ipotesi, che dovranno poi trovare conferma nel testo ufficiale di fine settembre.
Prove d’esame: già con la normativa vigente, si prevede la partecipazione di circa 200 mila candidati, a fronte dei 12 mila posti effettivi. Le prove d’esame prevederanno quindi una preselezione, ovvero un test a risposta multipla in via telematica, uguale per tutte le classi di concorso. Solo coloro che supereranno il primo scoglio potranno accedere alla prova scritta (che si svolgerà a gennaio 2013) e in seguito a quella orale.
La prova scritta non si limiterà al solito tema, ma comprenderà una serie di domande su argomenti specifici per verificare le conoscenze effettive. Anche la prova orale sarà innovativa rispetto al passato, proponendo una vera e propria simulazione di lezione per verificare l’abilità didattica del candidato. In ogni caso il ciclo di prove dovrà concludersi entro la fine di luglio 2013, visto che l’entrata in servizio di ruolo e l’assegnazione delle cattedre è prevista già a settembre 2013.