Risalgono al numero n. 298 della Gazzetta Ufficiale le ultime novità relative al rimborso chilometrico 2017: modalità di calcolo e tassazione (oltre che i soggetti a cui spetta) sono le principali informazioni da considerare. L’Agenzia delle Entrate, come ogni anno ha aggiornato le Tabelle nazionali ACI realtive ai costi chilometrici di esercizio 2017 per autovetture e motocicli. Tali tabelle permettono anche di determinare l’ammontare dei fringe-benefit legati alla concessione in uso promiscuo ai dipendenti di veicoli aziendali. Vediamo allora nel dettaglio cosa è il rimborso chilometrico e a chi spetta , oltre alle modalità per calcolarlo nel 2017.
Cosa è il rimborso chilometrico
Come è noto, il rimborso chilometrico dipendenti è un’indennità che l’azienda eroga a titolo di romborso al lavoratore o professionista che utilizzi il proprio veicolo nello svolgimento dell’attività lavorativa. I rimborsi chilometrici vengono erogati nei confronti dei lavoratori dipendenti in caso di utilizzo di auto per scopo promiscuo, dunque sia per motivi professionali e che per motivi di lavoro. In questo caso, si procederà alla determinazione del fringe-benefit, ossia della retribuzione in natura che deriva dalla concessione in uso di un veicolo aziendale ai propri dipendenti.
Il calcolo del rimborso chilometrico
Entro la fine di ogni anno l’Agenzia delle Entrate si occupa di aggiornare i parametri per il calcolo del rimborso chilometrico professionisti e lavoratori dipendenti. I rimborsi vengono calcolati in base alle spese relative ai costi proporzionali all’utilizzo, cioè costi diretti legati all’utilizzo del mezzo (carburante, spese di manutenzione e riparazione, costo dei pneumatici ecc.) e ai costi non proporzionali, cioè che non dipendono dal effettivo uso del veicolo (es. assicurazione e bollo). Restano esclusi i costi accessori, quali pedaggi e parcheggi. Le nuove tabelle ACI 2017 per il rimborso chilometrico per lavoratori dipendenti si riferiscono a motoveicoli e autoveicoli, sia in produzione che fuori produzione e, per ogni tipologia di veicolo, viene indicata la casa produttrice, il modello, la serie e i costi chilometrici da rimborsare al dipendente. Il calcolo del costo chilometrico può essere effettuato direttamente sul sito ufficiale ACI, inserendo i dati relativi al veicolo. Non è indispensabile l’autorizzazione relativa al tragitto o al tipo di veicolo usato, ma è fondamentale che l’erogazione del rimborso sia certificata sulla base di tre elementi: percorrenza, tipo di veicolo e relativo costo chilometrico. Tutte le spese devono essere documentate accuratamente (scontrini, fatture ecc.).
La tassazione sul rimborso chilometrico
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che l’entità della tassazione sul rimborso chilometrico varia in base alla trasferta. In particolare, il rimborso chilometrico è soggetto a tassazione se la trasferta avviene all’interno del comune in cui si trova la sede di lavoro; viceversa, il rimborso chilometrico è deducibile se la trasferta avviene al di fuori del territorio del comune in cui ha sede l’azienda. Nelle trasferte extra-comunali, a partire dall’abitazione, se il rimborso è inferiore a quello calcolato a partire dalla sede di lavoro non viene considerato reddito imponibile e non è soggetto a tassazione; se è maggiore, viene invece riconosciuto un rimborso complessivo per un importo eccedente rispetto a quello da considerare esente. É da considerarsi soggetta a tassazione, dunque, la differenza tra rimborso totale e rimborso esente dalla tassazione. (Leggi anche”Bonus Fiscali 2017, le detrazioni e proroghe dell’anno da conoscere“).
A chi spetta il rimborso chilometrico
Una volta capito cos’è e come si calcola, è bene sottolineare a chi spetta il rimborso chilometrico. Dipendenti, amministratori non professionisti, amministratori professionisti, soci e lavoratori autonomi occasionali sono i soggetti che hanno diritto all’indennità chilometrica. Se si rientra in una di queste categorie è possibile richiedere o scaricare direttamente on-line il modulo per il rimborso chilometrico (Leggi anche “Canone RAI in bolletta 2017: come evitare l’accredito e richiedere il rimborso“).