Bonus lavoro al sud: i bandi per accedere al credito

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Da anni si parla di agevolazioni per chi assume lavoratori nelle aree più in crisi del nostro Paese, ma fino ad oggi non si era vista nessuna iniziativa specifica. In questi giorni sono però usciti i bandi per il bonus lavoro al sud, che potrebbero cambiare le carte in tavola. Si tratta di un credito d’imposta per le aziende che effettuano assunzioni di lavoratori svantaggiati nelle regioni del Mezzogiorno, e la distribuzione dei fondi verrà gestita dalle singole Regioni interessate. Il che sta creando più di un problema.

L’ostacolo è tutto per le imprese che vorrebbero accedere al bonus, perché ogni regione ha stabilito un bando differente, con regole di gestione e norme differenti. In ogni caso si tratta di una somma importante, oltre 142 milioni di euro che potranno essere ulteriormente integrati attraverso iniziative specifiche. La somma verrà suddivisa tra le regioni di difficoltà, secondo questo schema: 65 milioni per la Sicilia, 20 milioni per Campania, Calabria e Sardegna, 10 milioni per la Puglia, 4 milioni per l’Abruzzo, 2 milioni per la Basilicata e 1 milione per il Molise.

Una volta ottenuti i fondi, saranno poi le Regioni a selezionare le aziende beneficiarie, attribuendo poi i finanziamenti fino a esaurimento delle risorse e segnalando i prescelti all’Agenzia delle Entrate, per l’effettiva fruizione del credito. L’agevolazione si rivolge ai datori di lavoro che decidono di incrementare la propria base occupazionale a tempo indeterminato (anche part-time), assumendo soggetti svantaggiati fino al 13 maggio 2013.

Il credito d’imposta copre la metà dei costi salariali sostenuti nei 12 mesi successivi all’assunzione nel caso di lavoratori svantaggiati, che diventano 24 mesi qualora vengano assunti soggetti molto svantaggiati. I costi salariali includono non solo la retribuzione lorda ma anche contributi obbligatori e assistenziali. A questo punto bisogna capire chi sono i lavoratori svantaggiati. Rientrano nella categoria i lavoratori privi di occupazione regolarmente retribuita da almeno sei mesi; quelli che non hanno conseguito un diploma di scuola media superiore o professionale; quelli che hanno superato i 50 anni di età; quelli che vivono soli con almeno una persona a carico; quelli occupati in settori in cui sia presente una elevata disparità di genere o appartenenti a una minoranza nazionale.

I lavoratori molto svantaggiati, invece, sono quelli che non hanno un lavoro regolarmente retribuito da almeno 24 mesi. Esistono infine alcune regole generale valide per tutte le Regioni e le aziende che accedono al credito. Per non far decadere il diritto al bonus, è fondamentale che la somma dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato non sia uguale o inferiore alla media dei 12 mesi precedenti rispetto alla nuova assunzione. Inoltre i nuovi posti di lavoro devono durare per almeno tre anni dall’assunzione e l’azienda non deve essere stata soggetto di violazioni non formali rispetto alla normativa fiscale e contributiva o in materia di sicurezza sul lavoro o comportamento antisindacale.

Bandi bonus lavoro al sud:
Bando Abruzzo
Bando Basilicata
Bando Calabria
Bando Campania
Bando Molise
Bando Puglia
Bando Sardegna