Brutte notizie per gli automobilisti. La Cassazione ha infatti liberalizzato l’uso dell’autovelox a gestione diretta delle forze dell’ordine: potrà essere piazzato in qualsiasi punto della strada, senza tener conto quindi delle aree prestabilite e segnalate. Multe sempre valide in questo caso, anche se l’apparecchio non ha notifica e preavviso.
La liberalizzazione è avvenuta con una sentenza della Cassazione, 21091/10 depositata il 12 ottobre 2010, che ha rivisto in modo estensivo l’uso di tali apparecchiature nella prevenzione dei rischi da eccesso di velocità. Non vale quindi per i vigili urbani l’obbligo in vigore per gli apparecchi collocati dai prefetti, che devono essere pubblicati in un elenco.
Accolto dunque il ricorso del Comune di Stigliano contro i giudici di Locri e il giudice di pace che avevano annullato una multa per eccesso di velocità rilevata da un autovelox collocato in un tratto di strada non menzionato negli elenchi del prefetto. Per la Suprema Corte, unica condizione e’ che gli apparecchi non siano appaltati a privati.
Le associazioni dei consumatori, ovviamente, non ci stanno, anche perché lamentano, oltre al proliferare degli autovelox negli stessi tratti di strada, anche la (volutamente?) scarsa segnalazione degli stessi.Insomma, quando si tratta di togliere i soldi dalle tasche dei contribuenti, un metodo si trova sempre!
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