Auto e seduzione: per la maggior parte degli italiani è ancora l’arma migliore

donne motori

Per la maggior parte degli italiani, l’automobile è la migliore arma di seduzione per conquistare una ragazza: un luogo comune ormai ammuffito? Sembrerebbe di no, visto che il sondaggio, effettuato dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazione auto in Rete, è proprio del 2015, realizzato in occasione della festa di San Valentino. A dispetto della sensibilità sempre più marcata verso le tematiche ecologiche, oltre che gli inevitabili mutamenti del gusto e dei consumi nel tempo, sembra proprio che per buona parte dei maschi italici l’automobile resti un mezzo indispensabile per il rimorchio, come ai tempi del boom degli anni Sessanta. Ma le donne la pensano davvero così?

Il 54 per cento degli intervistati dichiara di aver usato una bella automobile come arma di seduzione almeno una volta, il 18 di avere un’auto di lusso sempre pronta da utilizzare come primo appuntamento, il 6 ha addirittura noleggiato limousine pur di rimorchiare. Le maggiori follie d’amore sono state compiute dal campione di giovani automobilisti situato tra i 18 e i 25 anni, come percorrere svariati chilometri per fare una sorpresa all’amata, oppure guidare sotto la pioggia per ore con una cabrio aperta, a dimostrazione che il mito delle quattro ruote è duro a morire. Insomma gli italiani di qualsiasi età e ceto sociale non rinunciano all’automobile per conquistare la donna dei propri desideri, associando al mezzo che guidano anche il proprio livello di fascino nei confronti dell’altro sesso.

Il dato è curioso e in controtendenza con altri studi statistici, che vedono aumentare in tutta Europa, Italia compresa, il numero di coloro che rinunciano all’automobile per spostarsi, soprattutto in città, ma evidentemente l’immagine della macchina come status symbol, indice di potere e posizione sociale di prestigio, conservi un fascino imperituro e non soggetto allo scorrere del tempo. Se da un lato un italiano su due, stando al sondaggio, crede ancora nel mito dell’automobile come arma di seduzione, non è detto però che tra le donne vi sia una corrispondenza altrettanto elevata: certo ci sono ancora molte ragazze che subiscono il fascino di un bel modello sportivo o particolarmente costoso, ma il discorso non è valido universalmente, e soprattutto non basta. Anni ed anni di emancipazione hanno portato buona parte delle donne a non lasciarsi ingannare dal primo pavone che scorrazza per le vie della città con il macchinone, come se fossimo in un film con Vittorio Gassman. Per cui cari amici maschi, sfoderate pure l’automobile come inconscio sostituto fallico, ma se volete davvero conquistare una donna, dovrete sfoderare ben altre qualità e tattiche seduttive. Gli anni Sessanta sono finiti da un pezzo.