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Come diventare più produttivi al lavoro? Negli uffici e nelle aziende la parola d’ordine è produttività che, tradotto, significa fare di più e meglio nel minor tempo possibile. Ottimizzare le proprie risorse mentali e organizzarsi è importante per riuscire a vincere la sfida dell’efficienza lavorativa. Certo, c’è chi è riuscito a sviluppare una mente più portata a gestire nel migliore dei modi le proprie forze nel tempo, ma anche per i disorganizzati cronici c’è speranza. Basta mettere in campo qualche trucco per facilitare i propri schemi mentali ed essere più produttivi al lavoro. Basta un po’ di impegno e la volontà di aggiustare il tiro e mettere ordine nella propria vita professionale.
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Mangiare la rana a colazione
Non vi stiamo davvero consigliando di fare colazione con una rana perché questo consiglio arriva dritto da un testo di Mark Twain, una metafora per spiegare che è meglio togliere da mezzo per prime le cose più difficili e che meno ci piacciono. Nel lavoro questo significa dare priorità ai compiti che vorremmo sempre rimandare.
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Gestire l’energia non il tempo
La produttività si traduce nell’essere efficienti nello svolgere i propri compiti senza consumare nell’atto tutta l’energia, fisica e mentale. La gestione delle energie è fondamentale, per cui è bene organizzare il tempo in base alle necessità, prendendo una pausa ogni tanto per ricaricare le batterie e prepararsi a quel che arriverà o potrebbe arrivare.
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Analizzare le proprie abitudini
Il primo passo per migliorare la propria produttività è cercare di capire cosa c’è che non va nella gestione del lavoro. Guardarsi allo specchio e fare una bella sessione di auto-analisi è importante per far risaltare le cattive abitudini o i meccanismi sbagliati. Una volta creato lo schema generale, sarà quindi possibile implementare piccoli cambiamenti progressivi.
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Focalizzarsi sul presente
Chi lavora in un ufficio e svolge compiti di routine, tende a perdere dopo un po’ il senso del proprio lavoro, e i compiti vengono svolti senza la dovuta attenzione. Focalizzarsi sul presente e su quello che si sta facendo aiuta invece a riabilitare il lato più creativo della mente, facilitando la capacità di concentrarsi sui dettagli e migliorando il rapporto tempo-qualità del lavoro.
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Pianificare le risorse
In ultima battuta, la produttività è proprio questo, cioè la capacità di gestire al meglio le risorse disponibili per offrire il miglior output possibile. Ecco perché non c’è produttività senza pianificazione del lavoro, che non vuol dire uccidere la creatività e l’istinto ma mettere su carta una ‘schedule’ precisa dei compiti e delle mansioni.
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