10 frasi da non dire mai al capo

Cose da non dire al capo

Essere onesti è importante nella vita, tuttavia esistono alcune situazioni in cui è opportuno rispondere con una buona dose di diplomazia. E’ il caso dell’ambiente lavorativo: tra le mura degli uffici esistono frasi da non dire mai a un capo. E’ importante infatti, in certe occasioni, trovare un modo alternativo di rispondere, tentare riformulazioni linguistiche meno dirette, che ci tutelino dal finire sulla black list del super direttore. Ecco il decalogo delle frasi da cancellare letteralmente dalla memoria per conservare il posto di lavoro e magari fare carriera.

NON POSSO

E’ una risposta che lascia intendere chiaramente i vostri limiti: oltre a quello che sapete fare, non volete avventurarvi. E’ indice di poca sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità, denota inoltre scarsa propensione ad accettare nuove sfide.

NON E’ DI MIA COMPETENZA

Quando un capo vi sta chiedendo di fare qualcosa in più rispetto allo stardard del vostro ruolo, sicuramente lo fa in maniera cosciente e in un certo senso per premiarvi, perché si fida delle vostre capacità. La risposta peggiore che possiate mai dare è proprio: ‘Non è compito mio’. Non siete mica all’asilo, una risposta del genere vi farà cadere in automatico nel baratro degli esclusi. Difficilmente riuscirete a far scomparire il vostro nome dalla black list segreta che ogni capo custodisce gelosamente nei propri appartamenti.

NON LO SO

Quando il vostro boss vi domanda una cosa di cui onestamente non conoscevate l’esistenza sino a quel momento, evitate di rispondere disperati, con gli occhioni pallati, ‘Non lo so’. Non siete a scuola, non rischiate certo un due in pagella, ma una brutta reputazione sicuramente sì! Cercate dunque di formulare una risposta in cui ammettete la vostra ignoranza in materia, ma che evidenzi anche la vostra volontà di aggiornarvi tempestivamente.

NO

Un ‘No’ secco, in risposta a qualsiasi quesito non è mai ben accetto. Dà l’idea di un atteggiamento arrogante, quasi di sfida, pertanto evitate di utilizzarla! Trovare il modo di dare una risposta più completa non è poi così difficile, del resto quando diciamo no, sappiamo anche sempre il perché.

HO FATTO TUTTO IL POSSIBILE

Riflettete un istante su questa risposta: se veramente è tutto quello che potevate fare e il risultato è stato insufficiente, forse non state autodenunciandovi come inappropriati al vostro ruolo?

DOVE LAVORAVO PRIMA SI FACEVA COSI’

Innanzitutto se ora lavorate in quel posto, anche solo parlare di come lavoravate prima non è il massimo, per di più se state tentando di evidenziare con quella frase, che prima era meglio, di certo non state facendo un figurone.

NON E’ COLPA MIA! E’ TUTTA COLPA DI…

Quando si scopre che qualcosa non va, che un progetto ha qualche errore, non è buona cosa discolparsi sempre e soprattutto non è etico accusare qualcun altro, anche se si tratta della verità. Dimostrerete maggior maturità, se tralascerete la questione ‘colpe’ e vi focalizzerete subito sulla ricerca di una soluzione.

IL CAPO DI PRIMA NON AGIVA COSI’

Ogni capo, come del resto ogni collega a qualsiasi livello, ha il proprio modo di lavorare, senz’altro influenzato dal carattere e dalle competenze. Proporre al nuovo boss di agire come il precedente non suona tanto cortese e professionale. Ora è lui ad avere il potere e forse è bene che vi abituiate ai suoi metodi.

VA BENE TUTTO, MA NON FARMI LAVORARE CON LUI/LEI

Anche se vi rifilano come collega, proprio quello che odiate di più, dovete cercare di mascherare i vostri sentimenti il più possibile. Dimenticatevi di andare dal vostro capo a dire: ‘Io con lui/lei non lavoro’. La vostra capacità di lavorare in team dove l’avete lasciata?

QUELLO E’ UN INCOMPETENTE!

E da ultimo, il consiglio dei consigli: non parlate mai male di qualche collega con altri colleghi. E’ la cosa peggiore che possiate fare, prima o poi vi si ritorcerà contro come la peste bubbonica…