Uno dei più famosi ed apprezzati film di Steven Spielberg è sicuramente Schindler’s List – La lista di Schindler. Vincitore di ben 7 premi Oscar, osannato dalla critica e amato dal pubblico.
È considerato uno dei migliori film sulla Shoah, racconta la vera storia di Oskar Schindler dal romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally.

Schindler’s List è una pellicola molto amata, vincitrice di 7 premi Oscar, nel dettaglio: Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora e Miglior montaggio. La storia riguarda Oskar Schindler, un imprenditore tedesco che ha salvato più di 1000 ebrei, facendoli lavorare nella sua fabbrica durante il secondo conflitto mondiale. Nella nota pellicola il protagonista del film è Liam Neeson, sono presenti altre magistrali interpretazioni per i personaggi di Ben Kingsley e Ralph Fiennes. Una delle caratteristiche più importanti del film, è quella di essere quasi completamente in bianco e nero. Sono solo quattro le scene che si ‘salvano’ da questa condizione, una delle quali è la famosa immagine della bambina con il cappotto rosso, su sfondo in bianco nero, che potete per altro vedere come prima foto di questo articolo.
Spielberg spiega il finale di Schindler’s List
Proseguite solo se non temete lo spoiler, cinefilo avvisato. Steven Spielberg, in un’intervista per The Sunday Times, ha spiegato il motivo per il quale, nel finale del film, è presente una determinata scena. Nella conclusione della pellicola si vede infatti un gruppo di sopravvissuti alle stragi naziste, che visita la tomba di Schindler. Il regista ha spiegato il motivo di questa scena, che inizialmente, per altro, non era nemmeno prevista.

Spielberg ha dichiarato che la scena è stata aggiunta, poiché voleva rafforzare ulteriormente il concetto che, quanto mostrato nel film era in effetti accaduto, che si trattava dunque di una storia vera e non di invenzione. All’epoca, infatti, erano già presenti molti negazionisti.
“La negazione dell’Olocausto era di nuovo in aumento – questa è stata l’unica ragione per cui ho realizzato il film nel 1993. Quel finale è stato un modo per verificare che tutto nel film fosse vero. Aveva un messaggio vitale che è più importante oggi di quanto non lo fosse nemmeno nel 1993 perché l’antisemitismo è molto peggio oggi rispetto a quando ho girato il film”.
Schindler’s List, è stato prodotto da Universal Pictures e Amblin Entertainment, scritto da Steven Zaillian. Nelle sale italiane è arrivato l’11 marzo 1994. Spielberg ha utilizzato parte degli incassi del film per creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, un’organizzazione no profit per la collezione audio-video di testimonianze da parte dei sopravvissuti, circa cinquantaduesima persone. Sono presenti alcune di queste interviste, all’interno dei contenuti extra del DVD del film.