Ci troviamo in un periodo molto particolare per chi scrive di cinema. Ogni giorno dalla 68esima Mostra del Cinema di Venezia arrivano nuove pellicole da commentare e di cui rendere conto, e mai come quest’anno la qualità delle opere proposte sembra di altissimo livello. Il rischio, in questo marasma, è di perdere per strada opere minori ma di sicuro interesse. Come Ruggine.
Presentato con ottimo riscontro alle Giornate degli autori di Venezia 2011, Ruggine è il nuovo film di Daniele Gaglianone, già autore nel 2000 di quel gioiello a titolo I nostri anni, in bilico tra documentario e film storico. Insomma, uno di quei registi di cui si parla poco ma che riescono a rendere degno il cinema italiano.
Ruggine è tratto dall’omonimo romanzo di Stefano Massaron, e prosegue il discorso tutto personale del regista, alla ricerca dell’orrore che si nasconde dietro la normalità delle nostre vite. Che si tratti di grandi città o piccoli paesi, la ruggine è sempre pronta a scrostare la bella facciata e mostrare il vero volto.
Per l’occasione Daniele Gaglianone ha messo insieme un cast di primo livello, che riunisce noti e giovani promesse: si va da Filippo Timi a Stefano Accorsi, da Valerio Mastandrea alla splendida Valeria Solarino. Ruggine ci porta indietro nel tempo, fin verso la fine degli anni ’70, in un periodo in cui le grandi tragedie nazionali offuscavano i piccoli orrori quotidiani.
In un cortile della periferia torinese, un gruppo di figli di immigrati meridionali trascorre le giornate giocando nel labirintico capannone di una ditta di recupero materiali ferrosi. Quando il Dottor Boldrini, un distinto signore, si trasferisce in zona, capiscono di non potersi fidare: ben presto una di loro viene rapita, e mentre gli adulti tentano di incolpare lo scemo del villaggio, i bambini sono convinti della sua innocenza. Diversi decenni più tardi, tre di loro, Carmine, Sandro e Cinzia, sono tre adulti su cui quella maledetta estate ha lasciato segni indelebili.
Volendo fare un parallelo letterario, potremmo quasi dire che ci troviamo davanti ad una sorta di storia alla Joe Lansdale, ma senza il risvolto ironico e picaresco delle sue storie. La periferia che diventa protagonista, la normalità che implode, la fiaba che si trasforma in incubo. Ruggine è uscito in sala il 2 settembre 2011, e il consiglio è di andare a vederlo, prima che i soliti blockbuster di Hollywood richiedano il loro spazio.