Si è alzato finalmente il sipario sul remake (che poi proprio remake non è) made in Hollywood della trilogia di romanzi campione di vendite di Stieg Larsson. Si parte da Uomini che odiano le donne: detto che è il ruolo di regista è da tempo assegnato a David Fincher, arriva ora la conferma sulla protagonista. Sarà la giovane Rooney Mara a vestire i panni di Lisbeth.
Diciamo la verità, la trilogia di film svedesi tratti a tempo di record dai romanzi di Larsson hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca, non tanto per le atmosfere, ma per il budget non certo degno di un’opera di questo tipo. Con il passaggio ad Hollywood il budget non sarà più un problema, ma bisognerà vedere quanti e quali stravolgimenti ci saranno nel racconto per adattare la materia ai gusti del pubblico di casa.
Trattandosi però di un film affidato ad un veterano, nonché autore di film splendidi come Seven, Fight Club, Zodiac e da ultimo in ordine di tempo The Social Network (in odore di Oscar), possiamo dormire più sereni. Se poi aggiungiamo che alla colonna sonora dovrebbe tornare Trent Reznor (leader carismatico dei Nine Inch Nails) già acclamato autore delle musiche proprio del film su Facebook, allora il quadro è ancora più roseo.
Mancava appunto solo l’indicazione della protagonista, che dovrà portare su schermo l’intrigante personaggio di Lisbeth Salander. Il magazine W ha celebrato in questi giorni la scelta definitiva, ricaduta sulla giovane attrice Rooney Mara, già presente in The Social Network come prima fidanzata di Zuckerberg, quella che lo molla all’inizio scatenando tutto il meccanismo che porterà alla creazione di Facebook.
Rooney Mara, 25 anni, fa il suo esordio nel film Urban Legend 3, ma vanta numerose apparizioni a produzioni cinematografiche e televisive come Law & Order, Women’s Murder Club e ER – Medici in prima linea. Sembra inoltre abbonata ai remake, visto che ha già partecipato al recente Nightmare, ovvia rivisitazione del classico degli anni ’80.
Il magazine W, oltre a pubblicare le prime foto dell’attrice nei panni di Lisbeth, regala anche alcune indiscrezioni sulla trama e sulle novità del film: “Si allontana drasticamente dal libro. Blomkvist è meno donnaiolo, Salander è più aggressiva e, soprattutto, il finale è stato completamente cambiato. Per alcuni questo potrebbe essere un sacrilegio, ma Zaillian ha migliorato il lavoro di Larsson – il finale dello script è più interessante”.