Pioggia di polemiche sui Razzie Awards, un premio irriverente e provocatorio che tende già di suo a portar lo scompiglio, quest’anno è caduto in un vortice di dissenso ancor più del solito.
La pietra dello scandalo sarebbe l’inclusione di un’attrice tra le peggiori secondo i Razzie. Hollywood è in rivolta.

L’ondata di sdegno ha travolto tutta Hollywood, i Razzie questa volta hanno esagerato. Questo è quanto emerso nelle ultime ore. La giuria dell’ironico premio, è stata messa alla gogna, vi sono state anche reazioni piuttosto infuocate e rabbiose.
Razzie Awards, lo scandalo della candidatura: Hollywood indignata
Cosa è accaduto di preciso? Cosa ha fatto tanto imbufalire gli attori e i membri del firmamento Hollywoodiano? La candidatura come peggior attrice per Ryan Kiera Armstrong. Come mai? Nel dettaglio, la giovane ha solo 12 anni, la sua interpretazione è quella per il film ‘Firestarter’, pellicola tratta dal noto libro del Re del brivido, Stephen King, L’incendiaria.

Secondo chi si è sollevato indignato, alla vista di questa candidatura, la ragazza potrebbe rimanerne sconvolta, si è parlato di drammatiche conseguenze, come ripercussioni sull’autostima della giovane e anche implicazioni nella vita di tutti i giorni. Il pensiero è andato immediatamente anche a possibili gesti di bullismo online e pubblico ludibrio.
La candidatura di Ryan Kiera Armstrong: le reazioni degli attori
Tra le reazioni più costernate vi è quella di Devon Sawa, ex attrice bambina che con un tweet ha dichiarato: ‘I Razzie Awards sono gestiti da persone senz’anima. Nominare una dodicenne? Si fottano. Quel bambino potrebbe crescere e sorprendere tutti da adulta, sempre che non gli entriate nella testa‘.
Altrettanto rammaricato è apparso l’attore Julian Hilliard, recentemente apparso in WandaVision e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che ha detto: ‘I Razzie sono già meschini e privi di classe, ma nominare una bambina è davvero ripugnante oltre che sbagliato. Perché metterla a rischio di bullismo o peggio? Siate migliori di così‘ .

Razzie, le nuove regole
Il caos generato da questo evento ha costretto il fondatore e organizzatore dei Razzie Awards, John Wilson, ad apportare una modifica al regolamento. Ovviamente, Wilson, ha dovuto introdurre una nuova regola, ovvero che, per esser candidati ai Razzie, sarà da oggi in poi necessario essere maggiorenni. La dichiarazione integrale è stata la seguente:
A volte, si fanno le cose senza pensare, Poi si viene richiamati. E poi capisci. Ecco perché i razzi sono stati creati, innanzitutto. La recente valida critica alla scelta di candidare la Armstrong, 11 anni, come candidata per uno dei nostri premi ha portato la nostra attenzione su quanto in questo caso siamo stati insensibili. Di conseguenza, abbiamo rimosso il nome della Armstrong dalla votazione finale che i nostri membri proporranno il mese prossimo. Crediamo anche che a Ms. Armstrong siano dovute delle scuse pubbliche, e vogliamo dire che ci dispiace per qualsiasi ferita abbia sofferto a causa delle nostre scelte.
Avendo imparato da questa lezione, vorremmo anche annunciare che, da questo punto in avanti, stiamo adottando una linea guida di voto che impedisce a qualsiasi performer o regista sotto i 18 anni di essere preso in considerazione per i nostri premi. Non abbiamo mai voluto distruggere la carriera di nessuno. È per questo che il nostro Redeemer Award è stato creato. Tutti commettiamo errori, molto di noi inclusi. Poiché il nostro motto è “Prendetevi le vostre responsabilità”, ci rendiamo conto che anche noi dobbiamo essere all’altezza.
Sinceramente,
John Wilson, I Razzie Awards
Una questione piuttosto spinosa insomma.