É morta Raquel Welch: ha stregato tre generazioni

Protagonista di grandi film anni ’80 e ’90 diva sexy estremamente femminile, Raquel Welch è scomparsa a 82 anni dopo una breve malattia

“La prima volta che mi hanno chiesto se avrei posato nuda ho risposto… se non potevo cominciare con un semplice bikini. Il mio problema non è mai stato essere sexy. Ma esserlo con un certo stile…”

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Raquel Welch, 50 anni di carriera, un Golden Globe – QNM

Raquel Welch, 82 anni, è stato uno dei sex symbol per eccellenza degli anni ’80 e ’90. Bellissima, perfetta per misure e forme. Ma anche estremamente intelligente nel sapersi mostrare senza mai svendersi. Il suo era un cognome d’arte, o meglio… matrimoniale.

Raquel in realtà di cognome si chiamava Tejada. Era nata a Chicago da un ingegnere aeronautico di origine boliviana. La sua era una famiglia borghese di una certa importanza, imparentata con l’allora presidente della repubblica boliviano Lidia Tejada, una delle prime presidenti donna della storia politica mondiale. A Raquel, brillantissima negli studi, la politica non interessava. Così come gli studi di architettura e di arte cui inizialmente si era dedicata. Lei voleva fare l’attrice…

Raquel Welch, Radio, TV e Cinema

Quando ancora portava il suo nome familiare cominciò a mettersi in luce come ballerina. Aveva iniziato studi classici per poi iniziare a lavorare nei musical. Ma Raquel aveva fretta: e a venti anni il suo curriculum era quello di un’artista di una certa esperienza. Radio, televisione, concorsi di bellezza: aveva persino condotto le previsioni meteorologiche di una stazione locale di New York. Quando il cinema la chiamò per la prima volta non la abbandonò più.

La si ricorda giovanissima con una particina in uno dei film musicali di Elvis Presley, “Rustabout”. Era il periodo in cui l’America voleva dive che sembrassero ragazze sexy ma rassicuranti. Figlie del vicino della porta accanto.

“Mi chiamerò Raquel Welch”

Persino il nome era importante. E Raquel era un po’ difficile, ruvido. Il suo agente voleva che si chiamasse Debbie: “Nessuno ha paura di una Debbie, tutti vogliono una Debbie tra le proprie migliori amiche”… diceva.

Lei rifiutò: “Raquel… e di cognome Welch”. Che era il cognome di suo marito, che sposò a soli 18 anni divorziando pochi anni dopo. Mantenne quel cognome anche dopo la separazione: “Mi piace il suono di Raquel Welch, e anche il senso…” diceva sempre. Un gioco di parole molto divertente: all’università un Welch era uno che rifiutava gli esami, uno di cui non ci si poteva fidare…

La sua carriera cinematografica annovera una trentina di film di grande importanza. Recita anche con Eduardo de Filippo e Marcello Mastroianni. Ottiene il grande successo con “Viaggio allucinante”, un visionario film di fantascienza per poi sbizzarrirsi di molte pellicole estremamente diverse l’una dall’altra. Film impegnati, gialli, thriller, western e molti film in costume per i quali era adattissima: aveva uno stile e una postura elegante, quasi nobiliare.

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Raquel Welch, scomparsa a 83 anni – QNM

Cinquant’anni di carriera

Una carriera durata oltre 50 anni con 30 film e oltre 50 serie televisive alcune delle quali fortunatissime. Il pubblico più giovane la ricorda con un cameo a fianco alla sua buona amica Priscilla Presley in “Pallottola Spuntata 3 e 1/3”. Interpretava se stessa.

Tre i matrimoni, due i figli tutti dal primo marito. Damon James e la splendida Tahnee, protagonista di “Amarsi un po’”, commediola anni ’80 con Claudio Amendola ma anche di “Cocoon”, uno dei film che lanciò sulla scena internazionale Ron Howard.

Una delle grandi stelle internazionali che recitò con lei è stata Reese Witherspoon che, giovanissima, la ebbe al fianco per “La rivincita delle bionde”, uno dei suoi ultimi film. L’attrice e produttrice, Oscar per “Qiando l’amore brucia l’anima” la ricorda così: “Raquel aveva molti pregi. Sapeva essere una superstar senza comportarsi da diva. Era puntuale, precisa, puntigliosa, sempre attenta sul set. Bellissima ma elegante. Lavorare con lei è stato incredibilmente divertente. Ma soprattutto istruttivo. Ho imparato molto da come si sta sul set e come ci si comporta con operatori e tecnici. Aveva un carisma incredibile”.

Raquel Welch in carriera ha vinto un solo riconoscimento, il Golden Globe per il musical “I Tre Moschettier” del 1973.