Eccezzziunale… veramente di nuovo al cinema per i 30 anni [VIDEO]

Eccezzziunale veramente

Eccezzziunale… veramente torna in sala per una sera, un modo divertente per festeggiare i 30 anni dall’uscita del film cult diretto da Carlo Vanzina e interpretato da un Diego Abatantuono al massimo del suo splendore istrionico. Non si tratta quindi di un sequel ma del film originale, rivisitato per l’occasione in versione digitalizzata e in alta definizione: l’appuntamento è fissato per mercoledì 19 dicembre nelle sale del circuito Uci Cinema. Occasione unica per godersi al cinema uno dei film più divertenti della commedia italiana degli anni ’80.

Era il 1982 e Diego Abatantuono era reduce dal successo di I Fichissimi, versione all’italiana di Romeo e Giulietta di William Shakespeare con Jerry Calà. Il film che canonizza il personaggio del terruncello, che tornerà anche in Eccezzziunale… veramente, nell’episodio dedicato al camionista Tirzan, meridionale ma tifoso sfegatato della Juventus. La commedia, ormai lo sanno anche le pietre, è infatti divisa in tre episodi distinti, ognuno dedicato a una grande squadra dell’epoca e a un personaggio specifico: Donato Cavallo, capo ultrà del Milan, Franco Alfano tifoso dell’Inter con suocera odiosa al carico e Tirzan, camionista pugliese juventino.

Il film è uno spaccato perfetto della comicità italiana degli anni ’80, con particolare riferimento ai film dedicati al calcio che, negli anni successivi, avrebbe portato ad altri film cult come L’allenatore nel pallone con Lino Banfi nei panni di Oronzo Canà e come Mezzo destro, mezzo sinistro con la coppia Gigi e Andrea, molto in voga all’epoca. Un tridente di produzioni che hanno fatto la storia della commedia all’italiana, lontana sì dall’impegno degli anni ’70 ma anche dal decadimento pecoreccio degli anni ’90 (chi ha detto Boldi e De Sica?).

In occasione del ritorno in sala, Diego Abatantuono ha rilasciato una intervista a La Repubblica in cui ricorda il periodo, svelando alcune chicche: “Ci aspettavamo un grande incasso, come ci fu, perché quello era il mio periodo d’oro. Il terrunciello tirava in un modo pazzesco. Pensi che tra il 1980 e il 1983 feci 17 film, tutti successi clamorosi. Questo poi portò all’esaurimento del personaggio, sfruttato e ipersfruttato, finché nel 1986 Pupi Avati pensò a me per Regalo di Natale, e iniziò la mia seconda carriera. Ma non pensavo che sarebbe diventato così di culto“. Abatantuono racconta che accanto a lui dovevano esserci Troisi, Verdone e Benigni: “Si voleva puntare sulla caratterizzazione regionale e sui dialetti. Ma erano tutti impegnati in altri film, e dovetti fare tutto io, sceneggiatura compresa. D’altronde quello è tutto repertorio che avevo portato in scena al Derby e in giro per l’Italia“.