Sono passati ormai 40 anni dalla morte di una delle icone più riconoscibili della storia del rock, quel Jim Morrison morto tragicamente nella sua amata Parigi il 3 luglio 1971. I suoi Doors in soli sei anni riuscirono a sfornare una lunga serie di album che hanno cambiato il volto della musica rock, esplorando l’animo umano con le note e i testi simili a poesie di Jim.
Per l’occasione, sui nostri schermi arriva When you’re strange, documentario in forma di film che ripercorre la storia di questa band, dall’incontro di Jim Morrison con il tastierista Ray Manzarek nei corridoi della UCLA fino alla scomparsa del loro leader, che ha in qualche modo segnato la fine dei Doors (sciolti nel 1973 ma in qualche modo ancora oggi attivi).
When you’re strange, diretto nel 2009 da Tom DiCillo, uscirà il 21 giugno 2011, e dopo appena otto giorni verrà distribuito in Dvd, per sfruttare al meglio l’anniversario e contrastare l’uscita in Blu-ray del classico film The Doors di Oliver Stone.
I due film in realtà non potrebbero essere più diversi: mentre The Doors di Oliver Stone si proponeva di raccontare in maniera narrativa il mito di Jim (interpretato da Val Kilmer), il documentario di Tom DiCillo lascia parlare le immagini dell’epoca, addirittura utilizzando spezzoni di film girati all’epoca proprio da Morrison, in un puzzle affascinante accompagnato dalla voce narrante di Johnny Depp (in Italia sostituito da Morgan).
Gli stessi Ray Manzarek e Robby Krieger, membri originari dei Doors che avevano aspramente criticato all’epoca il film di Stone, hanno confermato che questo docu-film è molto più affine alla storia e allo stile della band. D’altra parte dietro c’è un certosino lavoro di selezione dei materiali, visto che il montaggio finale è una selezione forzata da oltre 10 ore di immagini.
I fan potranno trovare davvero tutti dei loro beniamini in questo documentario: ci sono le scene di vita quotidiana, le registrazioni in studio, le poesie di Jim Morrison e i suoi momenti introspettivi, ma DiCillo non evita i riferimenti agli eccessi del cantante e alla sua personalità complessa. When you’re strange è però soprattutto il racconto intimo delle relazioni personali tra i quattro musicisti, che hanno contribuito in modo decisivo alla cultura pop.