Celentano a Servizio Pubblico prende di mira Rai e partiti: video

Adriano Celentano a Servizio Pubblico

C’era grande attesa per l’apparizione di Adriano Celentano nello studio di Michele Santoro come ospite di Servizio Pubblico, ritorno in televisione a meno di una settimana dal suo monologo al Festival di Sanremo 2012. Un ritorno che ha fatto molto discutere nei giorni scorsi anche perché ancora non si sono spente le polemiche su quanto il molleggiato ha detto sul palco dell’Ariston. Come prevedibile, rispondendo alle domande di Sandro Ruotolo, Adriano Celentano prende di mira la Rai e i partiti, senza disdegnare qualche altra stoccata polemica nei confronti della Chiesa.

La prima domanda non poteva che essere su Sanremo e relativo strascico di polemiche. Celentano ammette che quella potrebbe essere stata la sua ultima apparizione al Festival: “Se col Festival ho chiuso? Penso di sì. Però non è un problema, perché il successo è bello, gratificante ma non ha niente a che vedere con la felicità che si prova, per esempio, in una partita a bocce con quattro amici”. Nessun ripensamento, comunque, perché non cambierebbe una virgola di quanto ha detto.

Da Sanremo ai vertici Rai il passo è breve, e infatti il molleggiato spende qualche parola anche sulla situazione delle reti pubbliche e sulle critiche arrivate dai dirigenti dopo la sua performance: “Credo che l’errore stia proprio nel meccanismo di conduzione della Rai. Finché i partiti continueranno a litigarsela, la Rai sarà sempre preda di sotterfugi, intrighi e sospetti a danno del Paese. E’ difficile non pensare che lo stesso direttore generale non sia sottoposto a pressione da parte dei partiti, e non soltanto della destra, ma anche della sinistra”.

Si chiude con una nota politica. Dopo aver espresso stima nei confronti del movimento di Beppe Grillo, Celentano diventa profeta: “qualcosa mi dice che il cambiamento è nell’aria e che il vento sta diventando una tempesta. Alle prossime elezioni potrebbero esserci delle sorprese, la gente sta cominciando a capire che non si va da nessuna parte se non prendiamo con forza e determinazione la via dell’onestà”. Restiamo in attesa della risposta dei diretti interessati.