Sembra passato un battito di ciglia da quando parlavamo dell’ultimo Festival di Cannes, e invece eccoci qui a raccontarvi l’edizione 2011 di una delle kermesse più importanti dedicate al cinema. Un’edizione che si è aperta ieri 11 maggio 2011 e continuerà fino al 20 maggio, quando verranno decretati i vincitori.
Nell’attesa di vedere gli autori di casa nostra impegnati in gara (Nanni Moretti e Paolo Sorrentino) si apre come sempre con un film fuori concorso, e quest’anno parliamo di un ospite d’eccezione, ovvero il maestro Woody Allen. Che, guarda caso, presenta un film ambientato proprio in Francia, Midnight in Paris, un vero e proprio omaggio alle atmosfere di questa città magica.
Si tratta della prima mondiale di un film che purtroppo, per misteri distributivi, arriverà da noi soltanto nel dicembre 2011. Dopo New York, Londra e Barcellona, e in attesa di Roma, Woody Allen ha trovato la sua nuova musa in Parigi, realizzando quello che, a detta di molti, è uno dei suoi film migliori.
Capirete che un complimento di questo tipo per un regista dalla filmografia enorme ha un valore ancora più forte, e sottolinea come questo Midnight in Paris possa essere considerato addirittura il Manhattan versione europea, data la leggerezza e il brio che contraddistinguono la sua ultima fatica. Una verve ritrovata che traspare soprattutto dai dialoghi, scritti alla perfezione.
Il protagonista è Gil (interpretato da un ritrovato Owen Wilson), scrittore in crisi creativa che dalla California arriva a Parigi con la fidanzata Inez (Rachel McAdams). Il loro rapporto appare in crisi, e per di più lei sembra attratta dal cervellotico Paul (Michael Sheen). Una sera Gil rimasto da solo si ritrova a passeggiare per le vie della città francese, e da novella Cenerentola scoccata la mezzanotte è vittima di un incantesimo.
Come per magia compare un’auto d’altri tempi che lo porterà a vivere gli anni Venti. Qui, tra gli altri, incontra Adrian (Marion Cottillard), amante prima di Modigliani poi di Picasso, per la quale perde la testa. In bilico tra passato e presente, Gil dovrà capire cosa fare della propria esistenza. Il film, oltre che omaggio a Parigi, è anche un racconto ironico sull’essere intellettuale. Gil nel passato incontra Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Scott Fitzgerarld, Degas e Dalì, tutti ritratti in maniera divertita.
Midnight in Paris è diventato famoso ancor prima della presentazione per la questione Carla Bruni, prima accolta a braccia aperte, poi quasi licenziata e infine ripresa sul set in maniera misteriosa. Ebbene, alla fine si tratta di una presenza marginale, e pare che la Carlà se la sia cavata senza infamia e senza lode. In ogni caso, tra i migliori film del 2011, peccato dover attendere così tanto per vederlo.