Brandan Fraser, tornato sulla cresta dell’onda dopo anni di oblio, grazie al film The Whale, di Darren Aronofsky che lo vede candidato agli Oscar come miglior attore protagonista è furibondo nei confronti di un altro premio, i Golden Globes.
L’attore ha fatto delle dichiarazioni molto dure in cui non nasconde il suo astio ed il suo disappunto.
L’attore ha dei trascorsi molto problematici con la kermesse organizzata dalla Hollywood Foreign Press Association. Fraser aveva già annunciato in precedenza il boicottaggio dell’edizione, e ora, ad un mese dall’assegnazione dei Golden Globes, è tornato a parlare e ha pronunciato frasi di fuoco. La star de La Mummia, ha rivelato di essere stato molestato sessualmente dall’ex presidente della HFPA, Philip Berk nel 2003 durante un pranzo al Beverly Hills Hotel. È stata proprio questa circostanza a portarlo lontano dalle scene per molti anni. La rivelazione è stata fatta nel 2018 durante un’intervista.
Brendan Fraser contro i Golden Globe: “Dove dovrei mettere quel soprammobile?”
Durante un’intervista con Howard Stern, Brendan Fraser ha dichiarato di essere felice per la vittoria ai Golden Globes di Austin Butler per il suo Elvis, ha spiegato però, di non avere alcun interesse nei confronti di quel premio, anzi, ha precisato: “Mi sono chiesto se si trattasse di una nomination di convenienza. Non saprei dire, a causa della mia storia con loro e del fatto che devo ancora vedere i risultati della loro riforma. A dire il vero, li stiamo ancora aspettando tutti… Ciò che conta è che non significherebbe nulla per me. Non lo voglio. Non ho nemmeno chiesto di essere preso in considerazione, è stato dato per scontato”.
Fraser, che era candidato per il ruolo in ‘The Whale’, ha inoltre voluto aggiungere: “Loro avevano bisogno di me, io non avevo bisogno di loro. Perché non ha alcun significato per me. Dove dovrei mettere quel soprammobile? Cosa dovrei farmene?”. L’attore ha poi precisato: “Onestamente non voglio nemmeno pensarci più di tanto perché non è così importante per me. La buona notizia è che hanno fatto qualcosa di importante in quella trasmissione che ha cambiato il mio pensiero su di loro: hanno trasmesso Zelensky. Gli hanno lasciato il palcoscenico, e questa è una dichiarazione forte e qualcosa che posso sostenere e appoggiare”.
L’attore ha spiegato che questa è una sua battaglia personale, sua e di nessun altro, che non ha quindi alcuna necessità che tutti siano solidali con lui. Gli è stato infatti domandato se, a suo avviso, tutti gli attori dovrebbero boicottare i Golden Globes e Fraser ha replicato: “Forse. Ma, sai, sarebbe un atto di fede per chiunque. Sarebbe un rischio calcolato e potrebbe anche essere banalizzato molto facilmente dalla visione cinica di tutto questo.” In merito invece alla sua assenza durante la cerimonia, ha spiegato che l’educazione che gli è stata impartita, prevede che non sia un ipocrita e non voleva dunque sedersi ed avere dei ripensamenti o non sapere se era ciò che effettivamente voleva. L’attore ha fatto presente che sarebbero sicuramente gradite delle scuse sensate, e che avrebbe piacere di vedere l’indagine fatta in precedenza:
“Sarebbe significativo – se volessero fare ammenda – presentare scuse sensate…che condividano l’indagine che hanno fatto su di me, sulla mia famiglia e sui miei amici – non ho mai visto il risultato di quel rapporto. Non me lo avrebbero dato, hanno detto di no. Quindi, qualunque cosa ci sia dentro, non vogliono che lo legga”
