Breaking Dawn parte 2: 5 buoni motivi per cui un uomo dovrebbe guardare il film

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Meno di una settimana e finalmente ci saremo liberati (per sempre?) di Twilight, una delle saghe più inutili che mente umana abbia mai creato. Breaking Dawn parte 2 pone fine al calvario di molti uomini spinti in sala dalle proprie donne, desiderose di appassionarsi a una inverosimile e a tratti ridicola storia d’amore tra un vampiro anemico e vegetariano e una bella ragazza umana. Il tutto con condimento di luna piena, licantropi con addominali a tartaruga e giovani succhia-sangue per tutti i gusti. Perché ne parliamo, allora? Perché esistono comunque 5 motivi per cui un uomo dovrebbe guardare The Twilight – Breaking Dawn parte 2.

1. Ashley Greene: il primo motivo per cui vale la pena vedere questo film, così come i suoi precedenti, è la presenza su schermo di Ashley Greene, a mani basse l’attrice più sensuale e misteriosa dell’intero cast. Non ce ne voglia Kristen Stewart, che di sicuro sta facendo più carriera, ma la 25enne di Jacksonville possiede una (se non due) marce in più. Nei panni di Alice Cullen, sorella adottiva dell’anemico Robert Pattinson, Ashley Greene ha avuto la sua grande occasione, diventando idolo degli adolescenti di mezzo mondo. Se volete scoprire il segreto del suo successo, potete sempre cercare su Internet gli ormai celebri autoscatti che la ritraggono senza veli, finiti in rete come per magia.

2. Kristen Stewart: Bella Swan divide da sempre il pubblico maschile in due schieramenti contrapposti. Da un lato troviamo quanti la considerano sexy come una sogliola congelata, a causa soprattutto di un viso inespressivo e sempre imbronciato, dall’altro invece quelli che rivalutano il suo aspetto e anzi la inseriscono tra le donne più belle dello schermo (come ha fatto di recente una rivista di settore). La verità come sempre è nel mezzo, nel senso che Kristen Stewart le qualità le ha di sicuro, ma in Twilight non può esprimerle al meglio a causa di un ruolo insulso. Vederla nel recente On The Road di Walter Salles è tutt’altra storia: magari non saprà recitare ma almeno regala momenti di gioia ai suoi fan.

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3. Il cast femminile di contorno: ovviamente la scelta dei produttori è ricaduta su attori giovani e prestanti, ma se per i maschietti del cast si poteva francamente fare di meglio (non vorrete davvero convincerci che Robert Pattinson possiede la caratura del sex symbol?), per quanto riguarda le ragazza la situazione è ben più rosea. Detto di Ashley Greene e Kristen Stewart, c’è ancora tanta carne al fuoco. Innanzitutto Dakota Fanning, bambina odiosa dei film di Spielberg che, crescendo, è diventata una ragazza bellissima e dal fascino non banale; si continua poi con Nikki Reed, famosa per il discusso Thirteen – 13 anni del 2003; poi Elizabeth Reaser, 37enne già vista in Grey’s Anatomy; si chiude infine con Maggie Grace, già apprezzata nei panni della bionda Shannon nella serie Tv cult Lost.

Twilight cast

4. La colonna sonora: sembra un paradosso, ma fin dal primo film Twilight ha avuto il suo punto di forza nella colonna sonora. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma l’importanza del marchio ai fini di marketing ha sempre attratto nomi famosi, che hanno prestato la loro musica al film. In Twilight – Eclipse avevamo ascoltato i Muse con Neutron Star Collision, in Breaking Bad parte 2 possiamo goderci i Green Day con The Forgotten, i Feist con Fire in The Water, Iko con Heart of Stone, Ellie Gouldin con Bittersweet e persino l’attrice Nikki Reed, che canta insieme a Paul McDonald sulle note di All I’ve Ever Needed.

5. Una serata di sane risate: lo abbiamo già detto e lo confermiamo in chiusura, Twilight è un prodotto commerciale che potrà piacere solo alle adolescenti prese dalla moda finto-dark o alle donne mature in preda a un autolesionistico ritorno alla gioventù. Già i romanzi proponevano una trama inesistente, passioni finte come una moneta da 3 euro e personaggi scritti in 5 minuti di seduta al bagno, ma in più la serie di film aggiunge una recitazione che al confronto Grecia Colmenares era da premio Oscar. Perché sottoporsi a una tortura del genere? Semplice, per farsi due sane risate, magari osservando le donne sedute in sala che vengono colte da vampate di calore alla vista dei muscoli dei licantropi più ridicoli del cinema.