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Bitch Slap è un film dalla storia molto particolare: diretto da Rick Jacobson nel 2009, è uscito negli Stati Uniti a gennaio 2010 per perdersi immediatamente nell’oceano di nuovi film programmati in sala ogni settimana. Di questo progetto si erano perse completamente le tracce, ma alla fine come la fenice è risorto dalle sue ceneri.
Quando proprio pensavamo che in Italia non avremmo mai avuto l’onore di posare gli occhi su questa opera, ecco arrivare l’annuncio che la Eagle Pictures lo distribuirà (addirittura in sala) dal 22 luglio 2011. Sorpresa e gaudio, non intaccati neanche dal sottotitolo osceno della versione italiana, Le Superdotate.
Pur non piacendoci, il sottotitolo però si accorda perfettamente alla natura del film, che naviga a vista nel mare dei B-movie, di quelli più kitch e sul limite del trash. Strizzando l’occhio a Quenti Tarantino, Robert Rodriguez ma soprattutto omaggiando ai film della Explotaition degli anni ’70: belle donne, violenza e tanti eccessi.
Questi erano gli ingredienti di quel genere che negli anni ’70 sconvolse il pacato mondo del cinema di Hollywood, mettendo da parte le aspirazioni artistiche per mettere su pellicola tutto quello che prima si aveva timore a mostrare: sesso, donne prosperose e molto discinte, violenza mostrata senza reticenze, che trovarono il loro massimo esponente in Faster Pussycat Kill Kill di Russ Meyer.
Se già Tarantino rese omaggio a questo tipo di produzioni con il suo Death Proof – A prova di morte, questo Bitch Slap di Rick Jacobson vuole andare anche oltre, rendendo tutto ancora più estremo. A partire dalla totale assenza di trama, che si trasforma in un semplice pretesto per accumulare scene su scene. Il tutto ruota intorno a tre donne che si ritrovano in pieno deserto per pianificare una rapina da 200 milioni di dollari in diamanti.
Il mito del girl power, riscoperto in tempi recenti anche da Zack Snyder in Sucker Punch, qui si ricollega direttamente agli anni ’70, e anche l’estetica del film rimanda direttamente a quel periodo. Il non-sense è sempre dietro l’angolo, perché all’autore non interessa poi tanto quel che sta raccontando, ma come lo sta facendo.
Assolute protagoniste della pellicola sono le tre attrici Julia Voth, Renée O’Connor e America Olivo, cui si aggiunge per una breve apparizione anche Kevin Sorbo (quello del telefilm Hercules). Insomma, non si tratta certo di un capolavoro, ma per gli appassionati del trash c’è di che gioire. Vedremo come si comporterà Bitch Slap da noi, dopo aver raggranellato la miseria di 17,365 dollari negli States.