Dopo mesi di attesa trepidante eccoci arrivati finalmente al giorno di uscita nelle sale di Benvenuti al Nord, sequel della commedia campione di incassi Benvenuti al Sud, vera sorpresa del 2011. La regola vuole che ogni film di successo abbia almeno un seguito, possibilmente lasciando invariata formula e cast.
Luca Miniero, regista e mente dietro il film, si attiene a queste semplici regole, invertendo però la situazione di partenza, gioco che gli consente tutta una serie di nuove gag basate sugli stereotipi. Questa volta è infatti il sudista Mattia che deve trasferirsi al Nord a causa del lavoro. Nord che, almeno all’inizio, non si discosta dalla visione comica di Totò e Peppino, e stiamo parlano di 40 anni fa.
Il principe della risata sembra ritornare più volte lungo l’arco del film, con omaggi più o meno espliciti (si veda il teaser trailer che copia la scena di piazza Duomo con il vigile). Purtroppo però dalla visione del trailer ufficiale si ricava l’impressione di una storia stiracchiata e tirata giù per sfruttare il successo del precedente film.
Speriamo di sbagliarci, ma tutto sembra già visto, laddove Benvenuti al Sud puntava proprio sulla freschezza e sull’affiatamento dell’inedita coppia formata da Claudio Bisio e Alessandro Siani. Il cast di contorno resta più o meno invariato con Valentina Lodovini, che è sempre un piacere per gli occhi, Angela Finocchiaro, Giacomo Rizzo e Nando Paone. Vera sorpresa la presenza del comico Paolo Rossi.
Alberto e Mattia dopo solo un anno dal loro addio sono in crisi con le rispettive mogli, perché Silvia odia vivere a Milano a causa dell’inquinamento e accusa Alberto di pensare solo alla carriera, mentre Maria accusa Mattia di non voler crescere e minaccia di lasciarlo se non svestirà i panni di Peter Pan. Finché appunto il poveretto non si ritroverà trasferito a Milano, dove si unirà di nuovo al suo grande amico per dare vita ad una serie di gag sul tema “terrone e bauscia“.
Benvenuti al Nord esce come detto oggi 18 gennaio 2012, e siamo sicuri che saprà ripetere il clamoroso exploit del primo film. In fondo pare proprio che l’Italia oggi abbia bisogno di commedie del genere, lontane dall’eccellenza ma anche dal fondo del barile dei cinepanettoni.