Austin Butler ci ha regalato uno splendido Elvis, il film, diretto da Baz Luhrmann, è candidato a otto premi Oscar e vede tra i suoi interpreti anche Tom Hanks, nei panni del Colonnello Parker.
Il film narra la vita del celebre cantante Elvis Presley, del suo complesso rapporto con il manager, il Colonnello Parker e la sua relazione con la moglie Priscilla.
Osare parlare della vita di Elvis Presley è già di per sé un atto di coraggio, va quindi dato atto a Baz Luhrmann, il regista della pellicola, che sicuramente è stato impavido, in questa sua scelta. Accostarsi alla vita del Re, ai suoi fan, al mito, all’eterno ed indiscusso Elvis Presley, tanto di capello per l’audacia. La pellicola ha riscosso un buon successo nel pubblico, la solita orda di fan – e in questo caso si parla di un’importante quantità di persone – ha criticato le mancanze, i punti non trattati, il fatto che non sia una storia completa in ogni sua parte, ma è generalmente stato ben accolto. I biopic risultano sempre dei lavori molto complessi, tra i molti fan che si agitano nel desiderio di vedere, più che un film, un documentario.
La pellicola mostra una panoramica della vita del noto artista, dalle sue radici, al suo primo approccio alla musica, passando per la famiglia, mostra le sue debolezze e dei suoi lati oscuri. In particolar modo viene evidenziato il rapporto tra Elvis ed il suo manager, il Colonnello Parker, interpretato da Tom Hanks, che in realtà, per il suo lavoro, è stato candidato ai Razzie Awards, i premi che eleggono il peggio del cinema di un determinato anno.
Austin Butler e la drammatica ‘denuncia’: “Ho danneggiato le mie corde vocali”
Ad interpretare Elvis, l’attore americano Austin Butler che per potersi calare al meglio nel personaggio, ha giustamente deciso di sfoggiare un determinato accento. Per farlo ha dovuto studiare a lungo il parlato dell’artista. Cosa c’è di strano dunque? È una pratica piuttosto diffusa tra gli attori, assumere gli accenti dei personaggi che interpretano. È accaduto più volte. Peccato che ora, Austin, non riesca più a liberarsene. In un recente programma della BBC, il Graham Norton Show, l’attore ha dichiarato: «Mi sto sbarazzando dell’accento, ma probabilmente ho danneggiato le mie corde vocali con tutto quel canto. Una canzone ha richiesto 40 riprese».
È stato infatti notato da molti proprio il fatto che l’attore, anche ora che ha dismesso da diversi mesi i panni di Elvis, continui in effetti a parlare come lui, perfino durante il discorso di accettazione al premio dei Golden Globes. Del resto, la lavorazione del film è durata ben 3 anni, un periodo di tempo molto lungo. Ci auguriamo dunque che, nonostante sia apprezzatissimo il suo lavoro per potersi ‘calare’ a pieno nel ruolo, riesca al più presto ad uscire da questa sorta di ‘possessione cinematografica’.
