Non li vediamo per qualche tempo e poi ricompaiono all’improvviso in film dove danno il meglio e tornano a far parlare di sé. È accaduto molte volte, la constatazione: “Ma che fine ha fatto…” è piuttosto frequente. Attori che spariscono per anni, che vengono dati per dispersi e ormai decaduti.
Poi succede l’impensabile, la parte della vita viene loro proposta e riemergono dalle ceneri come l’Araba Fenice, spiazzando tutti. Forse, per primi, anche loro stessi.

È capitato spesso, sia in passato che in tempi più recenti. È successo più volte e continuerà ad accadere. Attori eccezionali che cadono vittime di diversi flop, uno dietro l’altro e poi… nessuno li vuole più scritturare. Parliamo ad esempio del grandissimo ritorno nel 2014 di Michael Keaton con il film ‘Birdman’, una pellicola eccezionale di Alejandro González Iñárritu che ha segnato appunto il ritorno di Keaton, che venne perfino candidato agli Oscar come Miglior Attore. Oppure ne è un esempio lampante Keanu Reeves, caduto per un periodo nel dimenticatoio, poi risorto con ‘John Wick’.
I film che hanno salvato la carriera di alcune star
Tra i tanti attori amatissimi risorti grazie ad un film, vi è anche Robert Downey Jr. La cui vita personale e inevitabilmente anche la lavorativa, avevano subito un brusco scossone per via di alcune problematiche personali dell’attore. Un eccezionale interprete che per molti anni era stato protagonista di pellicole di tutto rispetto, difficile dimenticarlo nei panni di Charlie Chaplin, nel film ‘Charlot’ del 1992, Robert, per questa sua performance, era stato anche candidato all’Oscar come Miglior Attore protagonista. Il suo ritorno lo deve a due ruoli in particolare: Iron Man e Sherlock Holmes (di cui attendiamo ancora il terzo capitolo), che fortunatamente ci hanno restituito un artista eccezionale.
Facciamo un salto indietro nel tempo fino ad arrivare ad uno degli attori migliori di tutti i tempi: Marlon Brando. Basta il suo nome per far tremare ogni attore in circolazione. Eppure anche lui ha avuto il suo periodo no, in cui era stato ‘vittima’ di diversi flop dopo la splendida pellicola ‘Fronte del porto’. Quando venne fatto il suo nome per il film Il Padrino, la Paramount non voleva proprio saperne di lui, fu Coppola ad insistere… per fortuna, sappiamo poi come andò a finire.

A dare una bella spinta a John Travolta invece, fu Tarantino con il suo ‘Pulp Fiction’. Dopo ‘La febbre del sabato sera’ e soprattutto ‘Grease’, Travolta si era un po’ arenato. Il ruolo nel film di Quentin Tarantino gli diede una rinfrescata e lo riportò, in auge… salvo poi cascare nuovamente in un baratro da Battlefield Earth in poi. Il ruolo di Captain America invece riuscì a dar lustro ad un attore molto capace come Chris Evans, fino a quel momento la sua carriera era risultata poco chiara e senza lavori di particolare rilievo. E parliamo sempre di un supereroe, riuscito a far risorgere Ryan Reynolds, un personaggio un po’ sopra le righe: Deadpool. La sua carriera, prima di questo ruolo, era stata infatti un po’ nebulosa.
Aronofsky e il doppio salvataggio
Per non parlare dello splendido Michey Rourke, indimenticabile nel film ‘9 settimane e mezzo’, caduto in un pozzo senza fondo da cui sembrava non poter riemergere, fino all’arrivo di Darren Aronofsky e del suo ‘The Wrestler’, che è riuscito a riportarlo non solo ad essere un attore affermato e con una certa visibilità, ma anche ad una candidatura all’Oscar come Miglior Attore. Arriviamo a tempi più recenti e parliamo del grandissimo ritorno di Brendan Fraser, dal successo de La Mummia alla sua quasi completa scomparsa fino al ritorno quest’anno con The Whale che lo vede candidato all’Oscar come miglior attore. Il film alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha ricevuto un’ovazione di sei minuti. Quindi doppio salvataggio di Darren Aronofsky!

Per concludere un altro personaggio recentemente tornato sotto i riflettori, ‘recuperato’ in modo incredibile dopo anni di buio totale: Ke Huy Quan, di chi si tratta? Stiamo parlando dell’attore bambino che iniziò la sua carriera a 12 anni nientepopodimeno che accanto ad Harrison Ford in ‘Indiana Jones e il tempio maledetto’, correva l’anno 1984 e Indy andava per la maggiore. Anche con ‘I Goonies’ ed il ruolo di Data aveva riscosso un gran successo, per poi finire nel dimenticatoio.
Grazie alla pellicola ‘Everything Everywhere All at Once’, con la quale è stato premiato ai Golden Globe e ora è candidato come Miglior Attore non protagonista agli Oscar. L’aneddoto sulla scelta di Ke Huy Quan, è molto carino: il duetto di registi del film, Daniel Kwan, Daniel Scheinert hanno selezionato l’attore dopo averlo visto per caso in una clip su YouTube proprio di Indiana Jones. Quindi, in pratica, un po’ è stato ‘salvato’ da Indy, un po’ dalla sua ultima performance che lo da come vincitore quasi certo dell’ambita statuetta. Il film ‘Everything Everywhere All at Once’, va anche detto essere la pellicola con più candidature quest’anno: ben 11.