Amici miei – Come tutto ebbe inizio, trailer del discusso film

Amici miei - Come tutto ebbe inizio locandina

C’è un principio basilare che i produttori cinematografici proprio non riescono a comprendere: i film o, come in questo caso, le serie del passato che negli anni sono diventati dei veri e propri cult, non andrebbero mai toccati, rivisitati o riletti. Pena scatenare l’ira dei fan, che quando si parla di incassi è sempre controproducente.

Limitandoci al panorama italiano, gli esempi sono davvero tanti, tutti coronati dall’insuccesso di critica e pubblico. Citiamo tra tutti Febbre da cavallo, Eccezzziunal Veramente, i film del commissario Er Monnezza, ma anche gli ultimi indecenti Fantozzi. Da oggi possiamo aggiungere all’elenco degli intoccabili (che purtroppo sono stati toccati) Amici Miei, geniale esempio di commedia italiana, rivisto nel 2011 con Amici miei – Come tutto ebbe inizio.

Distribuito da Filmauro e diretto da Neri Parenti (sì, proprio lui, quello dei cinepanettoni), il film uscirà nelle sale il 16 marzo 2011, ma ha già scatenato un putiferio tra i fan che vedono in questo progetto la solita eresia fatta solo per tirar su due soldi e che si sono schierati apertamente con una crociata anti-film online.

Si tratta di un vero e proprio boicottaggio portato avanti grazie alla forza pervasiva dei social network, e soprattutto di Facebook, dove è stato creato un gruppo a nome “Giù le mani da Amici miei: fermiamo De Sica e il suo annunciato prequel”, che in poco tempo ha raccolto 54mila adesioni. Certo, la presenza di Christian De Sica, mente dietro il progetto, non aiuta certo, visto che l’attore è ormai identificato con i cinepanettoni pecorecci.

Ma come sarà questo Amici miei – Come tutto ebbe inizio? Innanzitutto, come a voler evitare ulteriori problemi, la storia è stata spostata decisamente indietro nel tempo rispetto all’originale di Monicelli. Ci troviamo nella Firenze della fine del ‘400, alla corte di Lorenzo De’ Medici, e quindi si tratta a tutti gli effetti di un prequel, come annunciato già nel titolo.

In una città ricca di cultura ma anche mortalmente noiosa (come se fosse vero storicamente!) seguiamo le disavventure di Duccio (Michele Placido), Cecco (Giorgio Panariello), Jacopo (Paolo Hendel), Manfredo (Massimo Ghini) e Filippo (Christian De Sica), protagonisti di scherzi e zingarate, frutto della volontà di prolungare la giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta.

Insomma, la storia è sempre quella, e già dal trailer si comprende come in effetti dall’originale sia cambiato soprattutto il periodo storico, perché molte gag sembrano prese pari pari dalla trilogia. La domanda che molti si pongono fin dall’annuncio del progetto è: ha molto senso un’operazione del genere? La risposta pende decisamente verso il no, e staremo a vedere se il botteghino deciderà che ancora una volta hanno vinto i produttori, oppure se stavolta hanno fatto il passo più lungo della gamba.

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