Adriano Celentano a Sanremo 2012 tra predica e musica: video

Adriano Celentano Sanremo

Alla fine dopo tanto parlare è arrivato il giorno di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2012. Le polemiche sul compenso percepito dal molleggiato per presenziare sul palco dell’Ariston si sono sprecate, ma l’attesa era comunque tanta. Tutti erano sicuri che avrebbe proposto il solito monologo da predica della domenica, ma la curiosità era capire di cosa avrebbe parlato.

Detto fatto, dopo una intro in stile Salvate il soldato Ryan francamente pacchiana e fuori luogo, Adriano Celentano ha dominato il palco per lunga parte della prima puntata del festival della canzone. Per fortuna non ci sono stati solo i pipponi moralisti ma anche belle canzoni, anche se purtroppo la voce migliore è lontana anni luce. Incredibile ma vero, il primo bersaglio è la Chiesa.

L’introduzione puzza molto di deriva trascendentale, e pare quasi che a momenti Celentano debba mettersi a parlare con gli uccelli, ma alla fine qualcosa di interessante esce fuori. L’artista ce l’ha soprattutto con gli organi di stampa come Famiglia Cristiana e L’Avvenire, che fanno politica invece di occuparsi degli ultimi, come invece fa Don Gallo.

Niente di nuovo sotto al sole, ma le sue parole sono comunque destinate ad avere profonda eco sui media, perché in Italia quando parla Celentano tutti ascoltano (e non si capisce da dove derivi questa autorevolezza). Tra gli ultimi ci sono anche i dipendenti delle ferrovie che scioperano per la soppressione dei treni notte, e Adriano si chiede come mai invece di andare verso l’alta velocità non si pensi a dei treni lenti per godersi la bella Italia. Si potrebbe ribattere che già oggi di treni lenti ce n’è in abbondanza, anche quando non dovrebbero esserlo.

Il monologo è stato interrotto da performance canore e duetti con altri ospiti sul palco. Momento trash assoluto quando Elisabetta Canalis è arrivata incarnando un’Italia malinconica che sta perdendo la bellezza, ma anche il battibecco stile talk show politico che Celentano finge di avere con Pupo seduto in platea. Neanche per un secondo si riesce a credere che sia tutto vero. Strali per tutti, per la Rai che perde Michele Santoro e per Aldo Grasso che lo critica dalle pagine del Corriere.