Come curare i tatuaggi per garantire sempre un disegno straordinario. Non è detto che vadano sempre ripassati: ecco i trucchetti dei tatuatori!
Pensare che farsi un tatuaggio non richieda poi nessun accorgimento, è sicuramente un errore. In realtà, i tattoo meritano sia cure che trattamenti. Per evitare che sbiadiscano troppo presto, infatti, sarebbe bene mettere in atto delle attenzioni particolari. Anche perché, la perfezione di un tatuaggio non dipende solo ed esclusivamente dal professionista a cui ti sei rivolto. Ma non solo. Pure la genetica, come il tipo di pelle e il colore dell’incarnato, gioca un ruolo importante, ma anche gli agenti esterni come il sole non scherzano mica. Insomma, è abbastanza complessa la cura di un tatuaggio.

Eppure, una tatuatrice torinese, Valeria Gaffuri, sostiene che nonostante tutti mettano in conto di dover ripassare presto o tardi un tatuaggio, in realtà non deve essere così per forza. È sufficiente prendersene cura come si fa ogni giorno con la pelle. Un disegno appena tatuato, infatti, non è altro che la pelle lesa e per questa ragione va trattato e curato di conseguenza. Le regole comunque non sono tantissime, ma vanno seguite alla lettera. Per le prime 48/72 ore, ad esempio, il tatuaggio va lavato più volte nel corso della giornata con un detergente specifico o con un sapone neutro e poi va asciugato tamponandolo.
Infine, si mette una crema che aiuta la guarigione e lo mantiene idratato e dopo si applica una pellicola protettiva per evitare il contatto con germi e batteri e con i tessuti dei vestiti.
Tatuaggi brillanti per moltissimo tempo: è possibile solo se fai così!
Un paio di giorni dopo, invece, quando sopra il tatuaggio la pelle avrà formato uno strato più opaco, si potrà far asciugare all’aria, ma continuando ad applicare la crema per dieci giorni almeno. Banditi ovviamente bagni in piscina e al mare o ancora sauna e bagno turco! Ma cosa fare per mantenere un tatuaggio brillante a lungo? Scopriamo insieme i migliori trucchetti dei tatuatori!

È noto a tutti che i raggi del sole sono dannosi per la pelle e quindi sono nocivi anche per i tatuaggi. Non soltanto tendono a macchiare la pelle, ma possono anche alterare il colore di alcuni inchiostri. Per questa ragione la cura tatuaggi deve sempre contemplare l’uso di una crema solare con fattore alto di protezione Spf 50.
Anche se le formule dei colori vengono continuamente aggiornate, alcune hanno ancora una piccola percentuale di metalli che interagendo con i raggi UV può modificare il colore del tatuaggio. Infatti spesso, soprattutto, nei tatuaggi di qualche anno fa, i disegni inizialmente neri col tempo diventano verdi. Oggi gli inchiostri sono più resistenti anche al sole, i più delicati, da questo punto di vista, però restano il blu e il rosso. Il bianco si preferisce usarlo a piccole dosi, soprattutto magari per dei punti luce, perché è un colore che tende ad ingiallire velocemente.
Ma al di là del sole, nel tempo il tatuaggio non ha bisogno di cure particolari perché segue le sorti della pelle. Per questo motivo è fondamentale tenere sempre l’epidermide idratata a dovere. In realtà è sufficiente usare l’abituale crema corpo che si usa dopo la doccia. Quelle di ultima generazione sono ultra-sensoriali e hanno ingredienti nutrienti ed elasticizzanti come burro di karité, polifenoli dell’uva e minerali del Mar Morto.