Zuckerberg e Meta, maximulta da record: 1.2 miliardi di euro

Il gruppo Meta di Mark Zuckerberg che gestisce i colossi editoriali del colosso americano – Facebook in particolare – multato dalle autorità irlandesi con una maximulra da record

Meta, il colosso che gestisce alcuni dei gruppi social più importanti del mondo come Facebook, Instagram e Whattsapp, è stata multata per la cifra record di 1.2 miliardi di euro dalle autorità di regolamentazione dell’Unione Europea. L’accusa è quella di violazione delle leggi sulla privacy dell’Unione Europa.

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Il logo di Meta, il colosso che possiede Instagram, Whattsapp e Facebook – Credit ANSA (QNM)

Secondo l’indagine condotta dal comitato europeo per la protezione dei dati, Facebook avrebbe trasferito sui propri server americani i dati sensibili di milioni di propri utenti europei.

Meta, la società di Zuckerberg

Meta è la compagnia global fondata da Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook. Si tratta di una multa da record, la più alta mai inflitta da un organismo di controllo. Quasi il doppio di quella precedentemente considerata la più alta in assoluto, inflitta ad Amazon due anni fa: poco meno di 740 milioni di euro.

Le regole dell’Unione Europee impongono che i dati raccolti dalle compagnie global debbano essere sottoposte all’accettazione dei sottoscrittori ma devono essere conservati nel territorio di appartenenza. E nel caso di utenti europei in Europa. E nel caso di Facebook e di Meta, che hanno una sede in Irlanda, in Irlanda.

Le indagini dell’Authority

L’indagine era partita diverso tempo fa e segue una precedente richiesta di chiarimento da parte dell’Authority nei confronti di Meta. Che non avrebbe soddisfatto il comitato.

Le dichiarazioni da parte dell’authority UE sono molto dure nei confronti di Meta: “Si tratta di una violazione molto grave perché riguarda trasferimenti sistematici, ripetitivi e continui – ha dichiarato Andrea Jelinek, presidente del Comitato europeo per la protezione dei dati – sono dati che riguardano milioni di utenti europei, una banca dati enorme. La multa vuole essere un segnale forte per Meta e per tutte le organizzazioni che pensano che il trasferimento di dati in modo unilaterale è una pratica per noi inaccettabile”.

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La sede di Facebook a Menlo Park, California – Credit ANSA (QNM)

Manca un accordo internazionale

In una dichiarazione ufficiale Meta ha dichiarato che presenterà ricorso contro la sentenza. Le attività di Facebook in Europa non subiranno alcun rallentamento o implicazione.

Nel frattempo Stati Uniti e Unione Europea stanno pianificando nuovi accordi, da una parte di tutela degli utenti ma dall’altra più elastiche per le aziende. Anche se il comitato europeo ha definito premeditata la decisione di Meta di trasferire i suoi dati europei ignorando quelle che sono le ultime normative già siglate da tempo.

Non si tratta della prima multa per Meta che ha già ricevuto sanzioni pari a un miliardo di euro. L’Irlanda da una parte ha attirato moltissime aziende global grazie alle sue basse aliquote (12,5%) ma dall’altra sta stringendo la vite proprio sulla gestione dei dati e sulla tutela della privacy con indagini che hanno interessato Apple, Twitter e Google.