Chi pensava che in Italia avessimo la peggiore comunicazione politica del mondo, forse “ammirando” questo spot shock proveniente dagli Stati Uniti cambierà idea. Si tratta di un video realizzato Roland Sledge nell’ambito della campagna elettorale per ottenere un seggio nella Texas Railroad Commission, l’autorità di vigilanza su gas e industria petrolifera. L’uomo, avvocato 66enne di fede politica repubblicana, si scaglia contro le decisioni di Obama e per dimostrare le sue opinioni urina su un recinto.
Per capire bene l’origine di questa idea surreale bisogna tornare al passato, e in particolare ad una vecchia battuta del comico americano Will Rogers, che recita più o meno così: “C’è qualcuno che impara leggendo, ce ne sono pochissimi che imparano osservando, tutti gli altri devono urinare sul recinto elettrico”. Sledge ha preso alla lettera la frase trasformandola nello slogan della sua candidatura e promettendo di aiutare il Texas a combattere le regolamentazioni dell’amministrazione Obama in fatto di petrolio.
Lo spot è stato creato per attirare l’attenzione degli elettori, contrastando così con una provocazione a costo zero i budget milionari degli altri candidati. Tutto bene, non fosse che il filmato sta ottenendo effetti opposti, portando Roland Sledge al centro della pubblica accusa. Ma perché urinare su un recinto? L’avvocato accusa la classe politica americana di essersi specializzata nella pratica della minzione sul recinto elettrico, e porta come esempio Rod Blagojevich, l’esponente politico democratico dell’Illinois, condannato per corruzione.
Come scrive il New York Times, Sledge vorrebbe rappresentare l’alternativa rispetto agli uomini come Blagojevich, ovvero il profilo di un “candidato di buon senso ed esperienza sufficiente per guidare l’industria dell’energia di Stato e, beh, non urinare in posti pericolosi”. Il candidato da parte sua commenta lo spot con la necessità di prendere la vita con un po’ di umorismo, anche quando si parla di cose importanti. Staremo a vedere se la pipì lo aiuterà a sedersi sul seggio della commissione.
