Diciassette persone sono morte a Uman, in Ucraina in seguito a un violento attacco di missili e droni russi, lo ha confermato la CNN
La Russia risponde preventivamente alle notizie di un possibile contrattacco ucraino. E lo fa con una strage di civili. Non meno di le 17 vittime, tre i bambini già estratti dalle macerie, molti i dispersi.
I droni e i missili russi hanno colpito una grossa zona residenziale a Uman. Obiettivi civili, nemmeno vicini a quello che si poteva ritenere un qualsiasi bersaglio di carattere militare.
Ucraina, una pioggia di missili
È stata una mattinata davvero drammatica. Gli allarmi sono risuonati tutta la notte e poi ancora dalle 9 di stamane su tutta la linea del fronte orientale dove era prevista una controffensiva dell’esercito regolare ucraino. Presenti alcuni osservatori neutrali e numerosi giornalisti tra i quali anche due troupe della CNN che hanno ripreso diverse fasi dell’attacco che si è concentrato anche su zone civili.
Missili e droni hanno colpito bersagli sicuramente non militari. Due condomini si sono sgretolati sotto le esplosioni. I soccorsi hanno purtroppo ancora una volta evidenziato numerose vittime civili. Dalle macerie sono già stati estratti 17 corpi alcuni dei quali irriconoscibili. Tre erano di bambini di non più di dieci anni, anche loro impossibili da riconoscere.
Ancora bambini tra le vittime
Il numero di dispersi purtroppo è ancora estremamente alto, così come quello dei feriti, alcuni dei quali in condizioni gravi. Il bilancio delle vittime è quindi provvisorio.
Altre vittime sono state registrate a Dnirpro, tra questi una madre con un bimbo di pochi mesi. Missili anche nella zona industriale di Kiev. Due di questi hanno centrato un edificio residenziale ferendo due persone tra le quali una ragazza di tredici anni.
Le forze ucraine sono riuscite a rendere meno pesante il bilancio intercettando gran parte dei missili. Ma quelli che sono filtrati dalla rete della difesa hanno causato il più grave attacco da due mesi a questa parte.
