Tutti contro Zelensky: “Non lo vogliamo a Sanremo”

Politici, intellettuali, giornalisti, si scagliano contro la presenza del leader ucraino al prossimo Festival di Sanremo. Ecco i motivi della protesta

E’ sempre più un caso la presenza di Volodymyr Zelensky al prossimo Festival di Sanremo. Il leader ucraino dovrebbe prendere parte, in videocollegamento, alla serata conclusiva, per lanciare un messaggio a tutta l’Italia. Ma la decisione presa dai vertici Rai sta scatenando reazioni e prese di posizioni forti. Non si tratta del primo episodio in cui, la presenza di Zelensky è stata messa in forte discussione. Anche la Fifa negò al leader di Kiev la partecipazione alla finale dei Mondiali.

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Firmata una petizione contro la presenza di Zelensky a Sanremo (Ansa) – Qnm.it –

Intellettuali, politici, giornalisti, hanno lanciato una petizione per contestare la  spettacolarizzazione e militarizzazione del Festival. La musica non deve avere nulla a che fare con la propaganda bellica, dicono. Tra i firmatari ci sono professori universitari e giuristi (Ugo Mattei, Franco Cardini, Paolo Cappellini, Geminello Preterossi, Anna Cavalieri, Carlo Magnani, Pasquale De Sena, Giovanni Messina, Alessandro Somma, Alessandra Camaiani); economisti (Joseph Halevi, Thomas Fazi, Gabriele Guzzi); l’ex direttore di Rai2 e massmediologo Carlo Freccero; il politico Alessandro Di Battista, alcuni giornalisti e sindacalisti.

”L’Italia ha lanciato da Sanremo successi planetari che celebrano la vita, la felicità e l’amore. Abbiamo appreso perciò con incredulità che, in una delle serate clou dell’evento, presumibilmente sabato 11 febbraio, interverrà Vladimir Zelenskij, capo di Stato di uno dei due paesi che oggi combattono la sanguinosa guerra del Donbass. Una guerra terribile”, si legge nel documento. ‘‘L’Italia non solo invia armi (ed aumenta il budget militare in una fase economica difficilissima per la maggioranza degli italiani), ma lascia che la NATO e gli Stati Uniti utilizzino a loro piacimento il suo territorio, in assenza di qualsiasi forma di controllo governativo, parlamentare e popolare. A causa di questa posizione acritica e supina, l’Italia ha rinunciato a svolgere l’importante ruolo di mediazione geopolitica che corrisponde alla sua vocazione storica, abdicando al contempo al proprio interesse nazionale e al proprio ruolo di fondatrice del processo di unificazione europea, come struttura per assicurare la pace fra le nazioni”, viene specificato.

Le parole contro Zelensky

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Il presidente ucraino Zelensky (Ansa) – Qnm.it –

Poi, su Zelensky: “Riteniamo dunque tragicamente ridicolo e profondamente irrispettoso di un’ampia fetta dell’opinione pubblica che non si riconosce nelle politiche militari dei governi Draghi e Meloni il fatto che Zelensky sia invitato a Sanremo. Il dramma oggi in corso nel suo Paese non è altro, infatti, che l’epilogo di un conflitto ben più lungo, quale quello del Donbass, che i maggiori Stati della NATO (quegli stessi cui oggi l’Italia è accodata!) hanno contribuito ampiamente a fomentare, limitandosi ad appoggiare militarmente l’Ucraina, nel corso degli anni. Come intellettuali abbiamo il dovere di comprendere ciò che avviene dietro le quinte, e ci mettiamo perciò a disposizione per parlare al popolo italiano, che a tal fine invitiamo alla mobilitazione sabato 11 febbraio a Sanremo, per partecipare ad una grande assemblea popolare di piazza”.