Un tecnico della massima serie ha pronunciato delle frasi sessiste, che hanno portato il club a licenziarlo.
Alla vigilia della festa della donne, le parole dette dal tecnico di un club della massima serie, hanno fatto scalpore, ed hanno portato al suo repentino licenziamento. Il calcio, da tradizione, è uno degli sport giudicato più sessista. E le ultime dichiarazioni di un allenatore non fanno altro che dimostrarlo. Ma questa volta, l’epilogo è stato diverso dal solito.
“Le donne stanno facendo dei grandi passi avanti nel mondo del calcio, ma siamo ancora tanto indietro. Serve una cultura che educhi all’amore sano e al rispetto delle donne sin dall’infanzia”: questo l’auspicio del capitano della Lazio femminile di calcio, Antonietta Castiello, alla vigilia della Festa della donna. Parole che stonano con quanto è accaduto in Francia, dove un giocatore della Ligue 1 (l’equivalente della serie A italiana) è finito sotto processo per un tentativo di stupro.
A poche settimane di distanza dall’arresto di Bruno Alves, difensore della nazionale brasiliana ed ex bandiera del Barcellona e della Juventus, accusato di stupro in una discoteca di Barcellona, un altro giocatore è finito nelle mire della giustizia. Per un episodio simile: si tratta di un difensore dell’Angers, club che occupa l’ultima posizione nel campionato francese. Il giocatore in questione è Ilyes Chetti, terzino destro algerino di 28 anni (5 presenze in questa stagione. Il calciatore è sospettato di aver toccato una donna in una discoteca. L’episodio sarebbe avvenuto durante la sosta per il Mondiale in Qatar.
La donna che lo ha accusato avrebbe portato agli inquirenti delle prove schiaccianti, che porteranno il giocatore a processo nel mese di aprile al tribunale di Angers. Chetti, che sta vivendo una situazione particolare, è stato clamorosamente inserito tra i titolari dal tecnico dell’Angers Abdel Bouhazama. L’allenatore (già al centro delle polemiche per i risultati insoddisfacenti del club, ultimo in classifica) ha preso posizione nei confronti del suo difensore. Ma le parole che ha utilizzato non sono piaciute ai tifosi, all’opinione pubblica e ai dirigenti del club. Per difendere Chetti, il tecnico ha dichiarato: “Non c’è niente di male, tutti quanti abbiamo toccato delle donne”.
Licenziato in tronco
Una frase che ha sollevato molte polemiche e proteste, condannate “senza riserve” dallo stesso club. Il culmine è stato toccato nell’ultima gara, persa 5-0 contro il Montpellier. Il tecnico è stato criticato aspramente e molti gli hanno rinfacciato (oltre ai risultati negativi) le ultime frasi. Il tecnico, messo sotto pressione, è stato licenziato. Prima di farlo si è scusato per le frasi sessiste rivolte, ma non è riuscito ad evitare la decisione del club.
