Turchia, dopo la tragedia scattano le manette: nomi importanti

Mentre si continua ancora a scavare, nel vano tentativo di trovare qualcuno in vita, le autorità turche hanno iniziato a dare la caccia ai responsabili

Dalla tragedia agli arresti. Dai morti al carcere. In Turchia, mentre sono ancora in atto i tentativi di soccorrere le persone che sono rimaste sotto le macerie, le autorità hanno preso in mano la situazione, andando a fondo e cercando di capire le responsabilità del sisma. Se è vero, come hanno spiegato gli esperti dell’Ingv ai nostri microfoni che “non è possibile determinare in anticipo quando e dove ci sarà un terremoto, ma al massimo si possono studiare le zone dove potrebbero sorgere eventi sismici”, è altrettanto vero che, le responsabilità si possono attribuire a chi ha costruito palazzine o interi quartieri in aree dove non era possibile.

Turchia, scattano gli arresti – Qnm.it

Il sisma che ha colpito la Turchia e parte della Siria, si è lasciato alle spalle distruzioni e morti. Secondo l’ultimo bilancio, le vittime sono oltre 28.000,  mentre svaniscono di ora in ora le speranze di trovare altri sopravvissuti tra le macerie. I numeri sono impietosi: soprattutto in Turchia, dove il numero delle vittime (secondo l’ultima stima realizzata nella mattinata odierna) ha toccato quota  24.617. Questo è quanto ha riferito l’agenzia di stampa statale Anadolu, citando il vicepresidente Fuat Oktay. Elevatissimo anche il numero dei feriti, che sarebbero 80.278. Nella vicina Siria, si sa che almeno 3.574 persone sono morte e 5.276 ferite. La prima scossa è avvenuta lunedì mattina con magnitudo 7,7. Questa è stata seguita verso mezzogiorno da un’altra scossa di magnitudo 7,6. Tra lunedì e sabato l’area ha subito più di 2.000 scosse di assestamento, secondo Afad.

I primi arresti in Turchia

Turchia
Il bilancio delle vittime continua a salire in Turchia (Ansa) – Qnm.it –

In Turchia, come detto, è partita la caccia ai responsabili: la polizia ha già arrestato ieri oltre 100 costruttori edili, che avevano realizzato le case nelle zone più colpite:  si tratta di persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettati di avere violato molte normative edilizie del Paese.  Il ministero della Giustizia, infatti, ha autorizzato quasi 150 procure locali a istituire “unità investigative sui crimini legati al terremoto“: i procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i “costruttori e i responsabili” del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo un disastro simile nel 1999.

Tra gli imprenditori arrestati, spicca il nome di Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay che è stato interamente raso al suolo dal terremoto. L’uomo è stato arrestato venerdì scorso all’aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro, ha riferito Anadolu. I procuratori di Istanbul ne hanno ordinato l’arresto dopo aver scoperto i suoi piani di volo.