Superbonus, soluzione vicina: ad inizio settimana grandi novità

Svolta ad un passo sui crediti del superbonus rimasti incagliati. Ecco tutte le possibili soluzioni: “Lunedì risposte più concrete”

Appuntamento all’inizio della prossima settimana. Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera, ha annunciato la svolta sui crediti del superbonus e degli altri bonus edilizi rimasti incagliati dopo il decreto che ha fermato le cessioni. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, la svolta è vicina. “Lunedì credo che riusciremo a dare una risposta più precisa che contempererà anche gli F24 in parte” e anche con una “soluzione innovativa” che “sostanzialmente prevede un veicolo che risolverà i problemi residui”.

Crediti incagliati
Crediti incagliati, la svolta – Qnm.it –

Osnato ha partecipato all’iniziativa promossa dalla Cisl e dalla Filaca “Il futuro dell’edilizia: rigenerazione, superbonus, qualità del lavoro”. Al termine dell’iniziativa ha svelato i programmi per l’inizio della prossima settimana ed ha fatto riferimento ai famosi F24, i modelli utilizzati dai cittadini per pagare le imposte e che le banche potrebbero usare in compensazione dei crediti fiscali acquistati. “Sono sicuro che tra F24, possibile acquisto di titoli di credito e questa soluzione innovativa, sostanzialmente i 20 (e probabilmente di più) miliardi di crediti incagliati sicuramente arriveranno a una soluzione”, ha detto Osnato.

Gli stessi istituti di credito avevano spinto per una soluzione simile e attraverso le loro associazioni (Abi e Ance). Ma l’ipotesi degli F24 (che non era mai stata accettata dal Ministro dell’Economia Giorgetti) non è l’unica possibilità per risolvere il problema. Allo studio, infatti, secondo fonti parlamentari, c’è anche l’opzione di dare la possibilità alle banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti, di convertirli in Btp a 10 anni. Altra possibilità vista di buon occhio dagli istituti bancari. Rispondendo a una domanda sul possibile coinvolgimento delle assicurazioni, Osnato ha ricordato che le compagnie hanno molta capienza fiscale, quindi sarebbero pienamente in grado di assorbire crediti. Secondo le recenti stime dell’Agenzia delle Entrate, la capienza residua delle assicurazioni è di 10,2 miliardi per quest’anno e quella delle banche di 7,2 miliardi, anche se molto differenziata tra gli istituti.

Gli scenari

Crediti incagliati
Il corteo degli edili per protestare contro i crediti incagliati – Qnm.it –

Il presidente della Commissione si è detto “sicuro” di poter chiudere questo capitolo. La questione si starebbe in parte risolvendo “automaticamente”, con le banche che starebbero ricominciando a comprare crediti. Il primo a farlo è stato il Banco Bpm, che si è impegnato all’acquisto di crediti fiscali sottoscritti (2,5 miliardi su un plafond già impegnato di 4 miliardi) che al momento permettono una cauta apertura a nuove operazioni. Altri istituti, come Intesa Sanpaolo avrebbero già raggiunto la propria capacità fiscale dopo aver acquistato crediti fiscali per circa 16 miliardi con un numero di pratiche evase nell’ordine delle 200 mila. Un altro obiettivo è quello di completare i lavori  sulle villette fino al 30 settembre e la deroga per il sismabonus nell’area del cratere in Abruzzo, Marche e Lazio. Questa misura potrebbe essere estesa anche ai comuni marchigiani alluvionati, secondo Osnato.