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Steve Jobs (Sunnyvale, 11 agosto 1950 – 2011) è stato il cofondatore e per tantissimi anni il CEO dell’azienda Apple. Steve Jobs era malato da tempo di tumore al pancreas, la notizia del suo decesso è stata data sulla home page del sito della sua azienda.
Steve Jobs non è stato solo un grande CEO ma grazie alle sue creazioni e alla sua capacità di vedere oltre ha segnato la storia e le abitudini di molti grazie alle sue incredibili creazioni come iPhone, iPad o iPod per quando riguarda il mondo dell’entertainment, mentre per i computer ricordiamo i Mac, ed i portatili MacBook.
“Apple ha perso il suo visionario, creativo genio e il mondo ha perso uno straordinario essere umano”. Questo è il messaggio che stamattina si è trovato davanti chiunque abbia aperto il sito ufficiale della Apple, e la notizia in men che non si dica ha fatto il giro del mondo, lasciando nello sconforto milioni di Apple-maniaci.
Già ieri si era compreso che qualcosa non andava, alla presentazione del nuovo modello iPhone 4S, con le telecamere ad indugiare con insistenza sulla poltrona vuota. Proprio quella di Steve Jobs, che già in passato si era preso una pausa forzata dalla sua creatura ma che comunque in un modo o nell’altro era sempre stato presente al lancio dei nuovi modelli di casa Apple.
Alla notizia della morte, l’America tutta si è fermata, consapevole di aver perso un pezzo importante della sua storia. L’azienda fondata da Jobs non ha rappresentato solo un sinonimo di innovazione estrema e di design applicato alla tecnologia e all’hi-tech, ma è stata anche un esempio lampante di come una company sull’orlo del fallimento possa trovare la forza di diventare un colosso in men che non si dica.
Esempio lampante proprio ieri, quando Best Global Brands ha comunicato la classifica dei 10 marchi più potenti al mondo, con Apple entrata per la prima volta nella top 10, scalzando un colosso come Nokia. Insomma, genio e grande senso per gli affari sono la chimica perfetta che ha caratterizzato il lavoro di Jobs come a.d. della Apple.
Fin dai tempi del lancio del primo modello di Mac, è sempre stata evidente la voglia di uscire dai canoni della tecnologia intesa come mondo appannaggio dei nerd e degli hacker: l’hi-tech deve essere reso user friendly e possibilmente anche bello da vedere. Una linea di pensiero che non ha mai abbandonato Steve Jobs, e che già prima dell’iPad ci ha portato una lunga serie di prodotti “utili e dilettevoli”.
Si parte naturalmente dalle varie versioni del Mac, desktop computer che fin dall’inizio cercava di rompere il monopolio della Microsoft proponendo un approccio diverso, anche visivamente, al mondo dell’informatica. All’inizio prerogativa dei nerd, vista anche la difficoltà di utilizzo del sistema operativo, è riuscito negli anni a diventare non solo più semplice, ma anche dannatamente innovativo (basti vedere l’ultima release OSX Lion).
Dal computer ai lettori musicali, non si può non citare la comparsa del primo iPod nel 2003, vera rivoluzione nel concetto di portabilità della musica, portata poi avanti negli anni con le varianti sempre più cool Touch, Shuffle e Nano. Il MacBook rappresenta un altro punto di svolta, l’entrata nel mondo dei notebook, sempre più leggeri, sempre più sottili. Veri e propri oggetti di design da ammirare ancor prima che usare.
Passando per l’introduzione dei primi schermi Lcd e per quella grande rivoluzione che porta il nome di iPhone (giunto quasi alla quinta generazione) arriviamo infine a quell’iPad che, piaccia o no, è diventato il vero gadget hi-tech degli anni 2000, spingendo la concorrenza ad una corsa contro il tempo per copiarne design e caratteristiche. Utile? Necessario? Tutte domande che cadono davanti ai dati di vendita, vero fiore all’occhiello di casa Apple.
Non solo tecnologia, comunque, perché la grandezza di Jobs è stata soprattutto nel saper comunicare, trasmettendo il suo entusiasmo e quell’urgenza di innovazione che pure lui sentiva bruciare dentro sé. Alcune sue frasi celebri rendono alla perfezione il senso di quanto detto. Nel 1993, parlando della Microsoft e di Bill Gates, dice al Wall Street Journal “Essere l’uomo più ricco al cimitero non mi interessa… Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso… quello mi interessa”.
Ovviamente il nemico storico Microsoft è bersaglio facile dei suoi strali: “Sfortunatamente, la gente non si sta ribellando contro Microsoft. Non conoscono niente di meglio”. Il suo discorso più famoso, utilizzato come una sorta di mantra nelle aziende e studiato come fosse Bibbia da milioni di aspiranti imprenditori, è senza dubbio quello che ha tenuto a Stanford, davanti ad una folla di neolaureati della prestigiosa università.
Vogliamo quindi salutare Steve Jobs proponendo proprio quel discorso, in un video che non potrà non emozionarvi. Perché a differenza di molti CEO e a.d. che si limitano a ripetere discorsi di convenienza, si ha sempre l’impressione che Steve Jobs credesse fermamente nelle sue affermazioni, che lui stesso avesse bisogno di ripeterle in continuazione. In questo senso, un uomo del genere rappresenta qualcosa di insostituibile.
“Non accontentatevi. Siate affamati. Siate folli.”