La seconda notte in terapia intensiva presso il San Raffaele è appena trascorsa per Silvio Berlusconi. Come sta reagendo alle cure contro la leucemia?
Silvio Berlusconi ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano da due giorni a seguito di un’infezione polmonare sembra essere stabile. Dopo la diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica, il leader di Forza Italia ieri ha ricevuto la visita dei figli, del fratello Paolo e della consorte.

Ma non solo, ha parlato telefonicamente con diversi esponenti politici. Dopo la seconda notte trascorsa in ospedale, stamattina sono in programma ulteriori accertamenti medici. Da quanto si è appreso da fonti sanitarie certe, ci vorrà ancora qualche giorno per capire se la terapia in corso sia quella adatta al Cavaliere.
Nel frattempo i commenti di amici e leader politici sulle condizioni di salute dell’ex premier non tardano ad arrivare. Dal ministro degli Esteri Antonio Tajani all’amico Emilio Fede sino all’ex ministro Clemente Mastella, tutti esprimono il loro incoraggiamento per Silvio Berlusconi.
Seconda notte in ospedale: come sta Silvio Berlusconi
La seconda nottata in terapia intensiva è trascorsa tranquilla per Silvio Berlusconi. Il professor Alberto Zangrillo, primario della terapia intensiva del San Raffaele e medico personale dell’ex premier, ha dichiarato che per ora non sono previsti bollettini medici. Zangrillo, da pochissimo rientrato in ospedale, non ha rilasciato alcuna dichiarazione aggiuntiva in merito alla salute del Cav.

Intanto Antonio Tajani fa sapere che Berlusconi ha risposto bene alle prime cure contro la leucemia a cui è sottoposto. Come cita anche il Messaggero, il ministro degli Esteri ha dichiarato, in collegamento telefonico con il programma tv di Rai 3, Agorà: “Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene, che è sottoposto a cure intensive e sta reagendo positivamente alle cure”.
Berlusconi soffre da tempo di una leucemia cronica. Il ricovero presso il nosocomio milanese si è reso necessario, infatti, per curare l’infezione polmonare conseguenza di un grave indebolimento generale provocato dalla stessa patologia ematica. Ma l’86enne Silvio risponde bene alla terapia ed è vigile tanto da poter salutare telefonicamente l’attuale premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini. Dal San Raffaele spiegano, come riporta il Messaggero, che “i problemi fisici di Silvio Berlusconi sono la conseguenza della leucemia mielomonocitica cronica che non sta evolvendo in acuta e per cui il leader di Forza Italia è in terapia con un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”.
I commenti di amici e politici: “E’ come Maradona”
Emilio Fede, tra i più vicini all’ex premier, in un’intervista a La Stampa ha detto in merito alle condizioni di Silvio Berlusconi: “Prego per lui, sono sicuro sta pensando alla mamma. Silvio per me è una storia che va e ritorna. La sua vita è legata a doppio fila alla mia. Ci unisce un affetto fraterno e la nostra amicizia non è mai finita. La mia carriera giornalistica era già avviata ma è grazie a lui se è progredita”.

Parole arrivano anche dal secondo l’ex ministro del primo governo Berlusconi, Clemente Mastella, che a chi vocifera di un nuovo “erede” per Forza Italia, lui risponde: “Berlusconi non ha eredi. L’unica soluzione per una successione, dipenderà dalla Meloni. O lei si scioglie in un partito conservatore italiano e diventa l’erede di fatto o ci sarà una terra di nessuno”. Poi continua e nell’intervista rilasciata per Qn dice: Berlusconi è unico. Ha rivoluzionato la vita politica italiana in meno di 30 anni. Il Cavaliere è come Maradona”.
Infine, giunto al San Raffaele dopo 10 ore di treno c’è “il fedelissimo” Marco Macrì arrivato a Milano dalla provincia di Lecce piazzando un cartellone con la scritta: “Il Salento è con te” all’ingresso dell’ospedale. Macrì ha fatto sapere che non andrà via dal San Raffaele finché non vedrà uscire Berlusconi. “Non è politica o calcio, viene dal cuore. Andrei anche al Polo nord per lui”.