Scozia, uomo si uccide buttandosi in una cisterna di whisky

distilleria whisky

Ognuno dovrebbe avere il diritto di morire come più gli aggrada, questo è assodato. Morire a causa dell’alcol non è certo una delle migliori opzioni per lasciare il palcoscenico della vita, a meno di non utilizzarlo in maniera creativa. E’ quanto accaduto nella vicenda tragica che raccontiamo: andiamo in Scozia, e più precisamente nella distilleria della Glenfiddich di Dufftown.

Gli amanti del buon vecchio whisky sapranno di sicuro che Glenfiddich è uno dei brand più importanti del settore, azienda fondata nel 1886 da William Grant, considerato uno dei migliori distillatori di sempre. Il protagonista del tragico avvenimento si chiama Brian Ettles, uomo di 46 anni dipendente da ben 23 della storica distilleria.

Ettles nella serata di sabato scorso avrebbe deciso di farla finita proprio in quel luogo che per tanti anni aveva visto quotidianamente, gettandosi in una cisterna di whisky. Tragica ironia della vita, un suicidio molto meno romantico di quel che i titoli dei tabloid britannici farebbero pensare.

Ancora non è ben chiara la dinamica del fatto, e c’è ancora chi si mantiene cauto sull’ipotesi suicidio, facendo trapelare che potrebbe anche essersi trattato di un incidente. Quel che si sa è che nessuno è riuscito a intervenire in tempo quando l’uomo si è buttato nella cisterna industriale utilizzata a per il cosiddetto washback del whisky non ancora completamente fermentato.

Il tutto è accaduto alle 22:40 di sera, quando però nell’impianto erano ancora presenti molti dipendenti (la produzione non si ferma mai). Ettles non ha lasciato alcun documento che lasciasse trapelare i motivi del suo gesto, però in qualche modo ci piace pensare che morire in 50mila litri di buon whisky non sia poi il modo peggiore di concludere questa vita.

Foto da georgeogoodman