[videoplatform code=”1426754896830550a8d50ca943″]
Qual è il segreto per ottenere vita e fianchi in perfetta forma? Dieta ed esercizio fisico per noi comuni mortali, un corsetto stretto indossato giorno e notte per Michele Kobke, protagonista della notizia surreale del giorno. Forse ispirata dai manichini da sarta di inizio ‘900, questa ragazza di 24 anni proveniente da Berlino ha trovato una strada tutta personale per ottenere un vitino a nido di vespa da record: al momento la sua vita misura 40 centimetri, ben lontana dall’ideale di 60 centimetri canonizzato dal classico 90-60-90 delle modelle. Una vera e propria ossessione, quella della ragazza, che da anni vive un’esistenza di costrizioni e patimenti per raggiungere la ‘forma’ desiderata. Con gravi rischi anche per la salute.
Il corsetto è un indumento composto di tessuto rinforzato da stecche, molto in voga fino ai primi anni dello scorso secolo, ma utilizzato soprattutto dalle donne nel corso del 1700 e 1800, tanto da concorrere a creare un immaginario maschile fatto di vita sottile e forme generose in vista. Dalla gran dama di corte nella Francia del Re Sole alla prostituta di strada della Londra Vittoriana, il corsetto ha segnato la moda e la storia dell’erotismo. Oggi viene apprezzato soprattutto dagli appassionati di burlesque e di gotico, ma per Michele Kobke è molto più che un passatempo; si tratta infatti dello strumento per raggiungere il suo obiettivo, ovvero un vita di 38 centimetri per battere il record mondiale detenuto dall’americana Cathie Jung (38.1 centimetri) ed entrare così nel Guinness dei Primati.
[galleria id=”8937″]
Diventare la donna con la vita più sottile al mondo giustifica una vita di patimenti? Il saggio risponderebbe no, ma evidentemente il discorso non vale per questa stoica 24enne, che indossa corsetti sempre più stretti notte e giorno, togliendoli soltanto per fare la doccia. Non solo, perché la costrizione del busto non le consente neanche un’alimentazione regolare, portandola di fatto a mangiare piccole porzioni di cibo più volte al giorno. Per ottenere il suo obiettivo, Michele ha abbandonato ormai da tempo la sua vita taglia 64, un miraggio per molte donne che l’avrebbero comunque invidiata. Detto delle sue abitudini e dei suoi scopi, non possiamo tacere infine dei rischi che sta correndo la ragazza: i corsetti così stretti non solo provocano danni alla struttura ossea, ma anche esporre a malattie cardiache e a una resistenza polmonare molto inferiore rispetto alla sua età effettiva.
A lungo andare Michele Kobke rischia di non potersi muovere più senza bustino, o addirittura di non potersi muovere in senso assoluto, come sottolineato dal dottor Rudiger Langer, specialista in medicina interna, che ha stigmatizzato l’impresa della donna. A parte i problemi fisici eventuali, un altro dubbio riguarda il lato estetico. Davvero la ragazza ritiene di essere più bella e affascinante con un vitino così stretto? Voi cosa ne dite?