Una nuova diatriba a distanza tra Italia e Francia: il Premier, presente a Bruxelles critica una scelta del presidente francese
Parole dure, secche e precise. Il premier Giorgia Meloni non usa mezzi termini e critica in modo aspro il presidente francese Emannuel Macron. La polemica a distanza tra Italia e Francia continua. Stavolta, al centro del dibattito, c’è la prossima visita (organizzata dall’Eliseo), del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Parigi. Per il Primo Ministro italiano l’invito “è stato inopportuno”.
Arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles, la leader di Fratelli d’Italia ha ribadito i principi cardini del patto europeo, parlando dell’unità come di un “punto di forza”. Quando le è stato chiesto un parere sulla missione di Francia e Germania a Washington e se si poteva ritenere inopportuna, il presidente del Consiglio Meloni ha risposto: “Francamente mi è sembrato più inopportuno l’invito a Zelensky di ieri. Perché Credo che la nostra forza in questa vicenda sia la compattezza e io capisco le pressioni di politica interna, il fatto di privilegiare, le opinioni pubbliche interne, ma ci sono momenti in cui privilegiare la propria opinione pubblica interna rischia di andare a discapito della causa e questo mi pare che fosse uno di quei casi”.
Uno dei punti più caldi che nei mesi scorsi ha messo in contrapposizione il Governo italiano e quello francese, è il tema legato ai migranti. Sul punto, Giorgia Meloni ha parlato di importanti passi avanti, sottolineando come il problema sia finalmente diventata “una questione europea”, e non semplicemente una questione da risolvere all’interno dei singoli Paesi. “Passi avanti enormi sono stati fatti anche sul tema della specificità del confine marittimo. Negli ultimi 5 o 6 anni immaginare che ci fosse una tale presa di coscienza da parte del Consiglio europeo era difficile, credo sia un ottimo punto di partenza frutto di un importante lavoro italiano, non solo politico ma anche diplomatico. Quindi sono abbastanza ottimista”, ha spiegato.
La risposta di Macron
Macron ha preferito non rispondere. “Non ho commenti da fare”, ha dichiarato, “ho voluto ricevere il presidente Zelensky con il cancelliere Scholz, penso che eravamo nel nostro ruolo, anche perché – ha aggiunto – abbiamo anche condotto insieme questo processo, penso che stia anche a Zelensky scegliere il formato che vuole” per i colloqui diplomatici. Giorgia Meloni ha poi toccato altri temi. Il primo è legato alla produttività e al futuro delle imprese: “Continuiamo a ritenere che immaginare un fondo sovrano per sostenere le imprese e lavorare sulla piena flessibilità dei fondi esistenti – ha continuato Giorgia Meloni – debbano essere questioni da mettere sul piatto nel momento in cui alcuni che hanno uno spazio fiscale maggiore chiedono un allentamento sugli aiuti di Stato”. Parlando poi dei dossier economici, il Premier italiano ha confermato di “attendersi che le legittime aspirazioni delle singole nazioni non vadano a scapito delle altre, e che quindi ci sia equilibrio. Dobbiamo difendere la competitività senza creare disparità“, ha concluso.
