Meloni alla Cgil, la premier sale sul palco i delegati escono dalla sala. E cantano Bella Ciao

E’ appena salita sul palco per il suo intervento la premier Meloni, ospite al congresso della Cgil a Rimini. La tensione cresce all’ombra delle critiche dell’opposizione e sigle sindacali

E’ iniziata ieri la due giorni riminese con il congresso indetto dalla Cgil intitolato “Il lavoro crea il futuro”. Dopo la prima giornata, oggi ha appena iniziato a prlare la premier Giorgia Meloni. L’intervento del Presidente del Consiglio è iniziato, come previsto, alle 12. A invitarla è stato il segretario generale Maurizio Landini, che alle polemiche di chi era contrario ha risposto di averlo fatto “perché è il momento delle risposte ai bisogni delle persone, che per vivere devono lavorare”.

Meloni Cgil
Meloni alla Cgil. Parla dal palco del Congresso a Rimini. Le proteste non si placano – qnm.it

Intanto, non si arrestano gli scontri tra governi e sindacati, in modo particolare dopo il sì del Consiglio dei ministri della delega fiscale, firmata centrodestra. Una riforma che la stessa Meloni ha dichiarato “epocale”. La leader di Fratelli d’Italia è il primo Presidente del Consiglio dopo 27 anni ad essere ospite al congresso Cgil.

Si attendono molte proteste dalla platea. La stessa che ieri ha criticato aspramente l’intervento di Carlo Calenda. Ieri il segretario della Cgil Landini ha rassicurato Palazzo Chigi sul fatto che qualunque forma di diniego da parte del pubblico sarà civile. Eliana Como, delegata Fiom, ha detto: “Sarà un presidio a sorpresa, un po’ creativo e un po’ pacifico” riferendosi ai numerosi peluche a forma di pera che da qualche ore sono spuntati al congresso.

Meloni alla Cgil: iniziato il fronte della protesta

Mentre il segretario generale Cgil Landini spiega che la Confederazione è sempre stata aperta al dialogo, la notizia dell’arrivo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scaldato l’ambiente riminese nelle ultime ore. C’è chi ha dichiarato senza mezzi termini che all’entrata in aula della premier lascerà la sala. E così è successo pochi minuti fa.

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Giorgia Meloni, attesa della premier al Congresso Cgil di Rimini. Tensione alta – qnm.it

Dissensi arrivano principalmente dalla sindacalista Eliana Como (Fiom) che a Rai Radio1, ospite al programma “Un giorno da Pecora”, ha detto: “Sono molto seccata per il suo invito. Questo è il congresso della Cgil, non avevamo nessun obbligo istituzionale nei suoi confronti. Lei è la maggiore esponente di Fratelli d’Italia, ha un’identità dichiaratamente ed esplicitamente fascista. Non staremo lì fermi in silenzio a sentire”.

Como ha poi aggiunto, intervistata stamani davanti il Congresso Cgil a Rimini: “Non siamo contenti per questo invito. Protesteremo lasciando la sala e inviteremo anche gli altri a non ascoltare la premier. Credo che saremo in tanti. Avevamo due scelte: o contestarla dentro fischiandola, ma così le avremmo dato modo di farle dire che prima la Cgil la invita e poi la tratta così; oppure lasciare la sala quando lei entrerà lasciando al posto nostro dei peluche. Così abbiamo optato per questa ultima scelta”.

La delega fiscale approvata dal Cdm e l’incontro con i superstiti di Cutro. Il presidio davanti al congresso

Da questa mattina è in corso davanti l’ingresso del Palacongressi di Rimini che ospita la due giorni dell’incontro organizzato dalla Cgil, un presidio del gruppo della minoranza interna alla Cgil per protestare contro l’intervento della premier Giorgia Meloni atteso per mezzoggiorno.  Il gruppo di sindacalisti guidati dalla portavoce Fiom Eliana Como, espongono diversi striscioni, con scritte contro la premier: “Meloni: non in nostro nome”. “Cutro: strage di Stato”. Posizionati a terra molti peluche che prenderanno i posti a sedere quando in sala entrerà Meloni. “Quando parlerà la premier, usciremo in silenzio, forse intonando Bella ciao”. Ha dichiarato Como.

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Giorgia Meloni, atteso l’arrivo della premier al Congresso di Rimini – qnm.it

Nel frattempo, ieri è arrivato l’ok dal Cdm per la delega fiscale che come riporta il Giornale, “prevede una nuova Irpef con tre aliquote, Iva azzerata per i beni di prima necessità, ma anche sanzioni attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano”. Giorgia Meloni ha detto della nuova riforma: “Una vera e propria svolta per l’Italia. Una rivoluzione attesa da 50 anni”. Ma i sindacati vedono solo condoni e il favoreggiamento dei più ricchi. E’ proprio Landini che ha detto, in merito alla riforma: “Mi sono rotto le scatole, non ci sto più che sono io che pago le tasse anche per quelli che non le pagano”. E oggi si annunciano scintille.

Sul piatto dei contrasti anche l’incontro avvenuto ieri, 16 marzo, tra Meloni e i superstiti della strage di Cutro. Erano in 35 e dopo aver ringraziato la premier per l’incontro le hanno chiesto di affrettarsi per il recupero degli ultimi cadaveri ancora in mare. Un incontro blindato, senza la stampa. Giorgia Meloni ha risposto a chi già polemizzava sull’incontro segreto che si è solo voluta rispettare la privacy di chi ha sofferto già troppo.

Il segretario Cgil Landini ringrazia la premier Meloni

L’intervento di Giorgia Meloni al Congresso Cgil ha alzato diverse polemiche e contestazioni tra i sindacalisti. Nel frattempo, il segretario generale Cgil Maurizio Landini, prima di lasciare il palco e la parola alla premier ha dichiarato, come riporta Ansa:

“Ringrazio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per aver accettato l’invito a partecipare al congresso, lo considero un elemento di rispetto per l’organizzazione importante che siamo. Vogliamo essere non spettatori ma protagonisti del cambiamento”. 

Poi, la premier Meloni ha voluto ringraziare chi stava contestandola, dichiarando, come sottolinea Ansa: “Ringrazio anche chi mi contesta. Non ho voluto rinunciare a questo appuntamento in segno di rispetto del sindacato.Questo congresso è un esercizio di democrazia e partecipazione che non può lasciare indifferente chi ha responsabilità decisionali e chi come me sa quanto questi eventi tengano vive queste dinamiche”.