Marijuana legale? Mentre si discute della legalizzazione in Italia nel 2017, intanto è ora in commercio la easyjoint, una sorta di cannabis a basso contenuto di THC che sfrutta le proprietà rilassanti senza gli effetti negativi dello sballo da sostanza psicotropa. La legalizzazione delle droghe leggere in Italia nel 2017 è ancora in alto mare, ma intanto la marijuana light easyjoint ha già trovato alcuni estimatori: in attesa della marijuana legale, facciamo il punto sulla situazione legislativa e sugli effetti delle canne sul breve e lungo termine.
Legalizzazione droghe nel mondo
In quali paesi del mondo è legale la marijuana. In molti paesi la marijuana è legale: in Cambogia si può tranquillamente consumare per uso personale. L’Uruguay è stato il primo paese a legalizzare la marijuana rendendola monopolio di Stato. In alcuni stati degli Stati Uniti, vale a dire Colorado, Oregon e Columbia, si può consumare a scopo personale e acquistare in alcuni negozi specializzati. In Australia è legale solo per uso terapeutico (tranne in Tasmania e New South Wales). Per quanto riguarda l’Europa, oltre ai celebri Paesi Bassi che sono da sempre il paese delle droghe leggere, in Portogallo la cannabis è legale dal 2001, mentre in Repubblica Ceca è legale il consumo e il possesso fino a 15 grammi (ma è vietata la vendita). Il processo di legalizzazione della marijuana sta avvenendo in Canada.
Legalizzazione droghe leggere in Italia
In Italia la legalizzazione delle droghe leggere è sempre stata una materia spinosa e controversa, che di fatto ha sempre messo in contrasto i promotori con gli impedimenti burocratici dei governi di turno. In Italia la cannabis è illegale: l’uso esclusivamente personale è stato depenalizzato ma può essere punito con sanzioni amministrative. Le leggi che disciplinano le droghe leggere sono il Testo Unico elaborato nei primissimi anni Novanta (D.P.R. n. 309/1990, poi modificato con i referendum abrogativi del 1993, che resero la posizione dei consumatori ancora più leggera, e infine cambiata ancora con la legge n. 49/2006 ‘Legge Fini-Giovanardi’, dichiarata incostituzionale nel 2014 da una sentenza della Cassazione che ha rimesso in vigore la legge del 1990 ‘Legge Iervolino-Vassalli’. Per quanto riguarda l’uso medico della marijuana, questo è legale sotto prescrizione. Per tutti gli altri tipi (cultivar in gergo agrotecnico) di Cannabis sativa ad uso tessile per ottenere la fibra di canapa, anche questi sono legali perché vengono privati del principio psicoattivo.
Marijuana, gli effetti
Cosa succede quando fumi una canna? Se lo saranno chiesto praticamente tutti coloro che, incuriositi, hanno provato a trovare risposte alle proprie domande su Google. Oltre alle 13 cose sulla marijuana che forse non conoscete, ce ne sono altre legate agli effetti dell’erba e a quanto dura l’effetto di una canna: dipendono principalmente tutti dalla qualità della cannabis e dal tipo di umore che si ha quando si fuma: per questo si spinge molto sulla marijuana legale, in modo da controllarne la produzione e il dosaggio di sostanze nocive. A fare effetto è il THC, il Delta-9-tetraidrocannabinolo, che interagisce con i recettori del cervello: semplificando di molto, viene spinta la produzione di dopamina che stimola la sensazione di benessere nel corpo. Tra gli effetti della marijuana quindi c’è un aumento di rilassatezza e del senso di fame (viene usata per combattere i disturbi alimentari come l’anoressia o l’ortoressia), mentre tra gli effetti negativi della marijuana vengono annoverati, sul lungo termine, complicazioni cardiovascolari e polmonari, ansia, psicosi e sindromi schizofreniche nei soggetti già considerati a rischio comportamentale.