Roberto Rambaudi, ex attaccante di Lazio, Atalanta, Foggia e della Nazionale, commenta il mercato di gennaio: “Molti club non hanno risolto i loro problemi”
Il calciomercato invernale si è chiuso senza colpi ad effetto: nessun acquisto degno di nota, nessun arrivo destinato a cambiare le sorti dei vari club. Inter e Roma non hanno risolto i due problemi più ingenti, legati a Milan Skriniar e Niccolò Zaniolo. Il difensore slovacco rimarrà fino al termine della stagione a Milano, per poi lasciare il club a parametro zero e trasferirsi al Paris Saint Germain (club con il quale ha già firmato in vista del prossimo anno). I nerazzurri hanno rinunciato ai 10 milioni offerti dai parigini per anticipare l’operazione a gennaio, preferendo la conferma del difensore fino a giugno.

La Roma si troverà ora a gestire la non semplice situazione legata a Zaniolo. Il calciatore (che aveva l’accordo con il Milan) è rimasto a Trigoria, ma si troverà costretto a ricucire il rapporto con la tifoseria. Negli ultimi giorni (dopo il no al Bornemouth) ha ricevuto insulti, minacce ed è stato costretto a chiedere (ed ottenere) il permesso di lasciare la capitale, per ritrovare un pò di pace. “I club principali si sono mossi poco e senza fare troppi colpi – ha dichiarato ai microfoni di Qnm.it Roberto Rambaudi, ex attaccante di Lazio, Foggia, Atalanta e della Nazionale – non risolvendo i loro problemi. La Lazio con Luca Pellegrini ha fatto invece un ottimo acquisto”.
Nonostante fino a pochi giorni fa il presidente Lotito e il Direttore Sportivo Igli Tare glissassero sulla possibilità di intervenire, i biancocelesti hanno chiuso l’operazione legata all’ex terzino della Juventus. “La Lazio si è mossa bene – continua Rambaudi -. Meglio delle altre. Finalmente ha acquistato il terzino sinistro che le serviva. Un mancino naturale che può aiutare Sarri sia in fase difensiva che nella costruzione del gioco. Una pedina che mancava e che il tecnico richiedeva a gran voce. Pellegrini è un giocatore importante. Secondo me neanche lui ha ben chiare le sue potenzialità”.
Dopo il settore giovanile e l’esordio con la Roma, si è trasferito alla Juventus. Il club bianconero lo ha ceduto in prestito due anni al Cagliari e poi al Genoa, prima di riportarlo a Torino. In questa stagione si era trasferito all’Eintracht di Francoforte. Con la Juve ha collezionato 21 presenze (una in Champions League): con i tedeschi 14 gare (quattro nella principale competizione europea). “Parliamo di un giocatore completo che ancora non è esploso. Sono convinto che le esperienze alla Juventus e all’Eintracht gli siano servite per maturare e fare esperienza. Ora starà a Sarri farlo esplodere deifinitivamente”.
Le nuove gerarchie

Alla fine del mercato cambiano alcune gerarchie? “Alla Lazio serviva un terzino sinistro ed è arrivato. Non credo che servisse una punta – conclude Rambaudi – perchè come vice Immobile va benissimo Felipe Anderson. Sarri avrà l’occasione di ruotare maggiormente la rosa. Ora la sua squadra deve solo trovare più coraggio nel possesso palla e nella ricerca della qualità. Le altre potevano fare di più, ma non si sono mosse. Io credo che, a livello di rosa i biancocelesti abbiano qualcosa in più rispetto ad altre squadre che sono in lotta per gli stessi obiettivi. Come l’Atalanta e il Milan visto recentemente”.