Germano Dettori, consigliere scientifico di Limes, in esclusiva a Qnm.it: “Ecco cosa potrebbe succedere negli Usa”
Gli Stati Uniti hanno vissuto una giornata surreale. Da una parte l’ingresso in tribunale di Donald Trump che si è costituito per la vicenda della pornostar. L’ex presidente degli Stati Uniti è tecnicamente “under arrest”, sotto arresto, come riferiscono la Cnn ed altri media americani, anche se non ci sono notizie di manette ai polsi del tycoon. Dall’altra i suoi sostenitori, che hanno assediato la procura di Manhattan al grido di “Trump 2024”.
Avvolti nei colori bianco, rosso e blu della bandiera americana, si sono ritrovati a sostenere il loro “idolo”, rivendicare la loro libertà di espressione e protestare contro “l’accanimento al quale è stato costretto a sottostare”. “Se la prendono con un innocente, che non a caso è l’ex presidente”, grida alla folla la deputata repubblicana trumpiana di ferro Marjorie Taylor Greene a Collect Pond Park, la piazza di fronte alla procura di Manhattan dove sono state autorizzate le proteste. Greene ha parlato per diversi minuti ai manifestanti prima di allontanarsi tra gli applausi.
Numerose le persone e i cronisti, che hanno ascoltato i fan: “E’ innocente”, ripetono, attaccando Michael Cohen, l’ex fixer di Trump, e la “bugiarda” Stormy Daniels. Trump è entrato da uno degli ingressi laterali della procura “Non riusciremo a vederlo”, dicono alcuni, tristi per n on riuscire a far sentire il loro appoggio all’ex Presidente degli Stati Uniti. Ma la corsa di Donald Trump verso la Casabianca avrà o meno ripercussioni? Secondo diversi organi di informazione statunitensi, l’inchiesta potrebbe paradossalmente rivelarsi un assist per l’ex numero uno della Casa Bianca, che potrebbe far breccia ulteriore nel cuore dei suoi sostenitori. “Certo che potrebbe essere rieletto”, dichiara in esclusiva ai nostri microfoni Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes e autore de ‘La visione di Trump’, Salerno Editrice, 2019.
Dottori è convinto che l’ex Presidente degli Stati Uniti non rimarrà con le mani in mano e continuerà la sua battaglia, sperando di essere nuovamente eletto. “Sono sicuro che Donald Trump combatterà fino alla fine, o comunque fino a ché sarà nella condizione di potersi muovere. Sarebbe in ogni caso eleggibile persino dentro una cella. L’ultimo giudizio spetterà agli elettori, sia all’interno del Partito Repubblicano, sia nell’eventuale battaglia per il ritorno alla Casa Bianca. Toccherà a loro decidere, con la scelta dei delegati alla Convenzione nazionale del loro partito”. Guardando l’affetto dimostrato oggi, sembrano esserci pochi dubbi.
