Diego Clara, responsabile pubbliche relazioni di Dolomiti Superski, in esclusiva a Qnm: “E’ finita la diffidenza tra le persone. Ora finalmente nessuno ha più paura di stare vicino”. E i numeri crescono
Dalla grande crisi alla rinascita. In termini economici e nei rapporti interpersonali. La stagione sciistica, con i numeri in grande crescita, ha confermato la fine della crisi post pandemica. “Siamo tornati ai numeri precedenti all’esplosione della pandemia – conferma in esclusiva ai nostri microfoni Diego Clara, responsabile pubbliche relazioni di Dolomiti Superski – ma la cosa più bella è che finalmente le persone sono tornate a stare vicine. E a non avere più paura e diffidenza”.

Cosa è cambiato sulle piste di sci?
“In confronto allo scorso anno abbiamo un più 15% di presenze sulle piste. Ma l’anno scorso i dati erano certamente condizionati dalle diverse limitazioni esistenti e c’erano delle regolamentazioni particolari per tutte le persone che venivano dall’estero. Il vero confronto si può fare con due anni fa”.
E in questo caso i dati cosa ci dicono?
“Rispetto alla stagione 19-20, che era quella dei record e che purtroppo è stata troncata dall’esplosione della pandemia e dalle limitazioni, siamo circa all’1% in più”.
Possiamo affermare che dopo le limitazioni, i problemi e le regole restrittive, ora la situazione volge alla normalità?
“Assolutamente si. Anzi, potremmo quasi dire che le cose vanno addirittura meglio. Oltre le nostre aspettative”.
Questa tendenza l’avete riscontrata negli ultimi giorni, o sin dall’inizio della stagioen invernale?
“Abbiamo aperto il 26 novembre e sin da subito c’è stata una grande impennata. La cosa che abbiamo notato sin da subito è che c’è stata immediatamente grande voglia di ritornare alla normalità”.
“Il Covid è alle spalle, la gente non ha più paura”

Qual’è il primo aspetto che avete notato, in controtendenza con il passato?
“E’ sparita fortunatamente la paura di stare vicini. La diffidenza nello stare a contatto tra le persone. Ormai nessuno si pone più dei problemi, anche in luoghi stretti. Faccio un esempio. Anche se lo scorso anno, per seguire i termini di legge ai quali abbiamo dovuto tutti sottostare, la capienza nelle cabine e nelle funivie era dell’80%, capitava che molti si lamentassero del fatto che si stava a contatto. Oggi questa cosa non accade più. La gente non ha più paura a stare vicina. E’ come se non ci fossero state mai limitazioni e il distanziamento e la diffidenza fossero spariti dalla circolazione”.
Lo scorso anno avete avuto problemi con i turisti stranieri?
“L’anno scorso c’era qualche straniero, ma erano prevalentemente gli italiani a venire a sciare. Quest’anno, una volta terminate le limitazioni, la presenza dei turisti che arrivano dai Paesi esteri, è vistosissima. Da un paio di settimana rappresentano la stragrande maggioranza: arrivano prevalentemente dall’est. Ciechi, slovacchi, tedeschi e molti americani”.
Le previsioni per il resto della stagione invernale?
“Questa settimana, in concomitanza con il Carnevale, c’è il pienone. Le prenotazioni negli alberghi sono molto buone. Speriamo che il tempo ci aiuti e che torni il freddo. Normalmente ad inizio marzo nevica sempre e parecchio. Ma quello, purtroppo, è un punto che non possiamo prevedere e controllare”.