Il Premier in visita nel paese teatro della tragedia in mare annuncia novità: “Combatteremo i trafficanti di vite umane”
Una giornata importante dal punto di vista politico. Il Consiglio dei Ministri che si è svolto a Cutro, nel paesino teatro di una delle tragedia più gravi degli ultimi anni, ha avuto un grande valore simbolico. Il Premier Giorgia Meloni e i suoi Ministri hanno annunciato grosse novità. La lotta ai “trafficanti di vite umane” è ufficialmente iniziata.

Il Premier è arrivata a Cutro nel primo pomeriggio ed ha dato il via ad un Consiglio dei Ministri molto acceso, che si è concluso con una lunga conferenza stampa. Giorgia Meloni ha annunciato “un aumento delle pene per le persone coinvolte nel traffico dei migranti”, che porta a nuove e più pesanti sanzioni. Il Premier ha infatti annunciato una ” nuova fattispecie di reato, che consideriamo universale, per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione”.
Giorgia Meloni, affiancata dai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e dai ministri del Governi, ha lanciato un messaggio preciso: “Faremo tutto quello che va fatto per sconfiggere questi criminali, questa gente la voglio combattere. Siamo abituati all’Italia che si occupa di cercare migranti in tutto il Mediterraneo, quello che vuol fare questo governo è cercare gli scafisti in tutto il mondo. Se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a modificare la linea del governo, sbaglia di grosso. Noi confermiamo la nostra linea e la dimostrazione del fatto che non c’è una politica più responsabile è la volontà di interrompere la tratta degli scafisti”.
Il Premier ha poi risposto alle accuse rivolte all’esecutivo: ” Qualcuno ritiene che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane, voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno lo dice o lo lascia intendere, che le istituzioni si girano dall’altra parte, è molto grave non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni”.
Le polemiche

Chiusura dedicata alle polemiche sul mancato incontro con le famiglie delle vittime. “Noi abbiamo lavorato per sistemare i familiari delle vittime del naufragio di Cutro in albergo, per dare loro una condizione dignitosa”. “Perché non è andata al Palamilone a incontrare i familiari delle vittime?” chiedono ancora i cronisti. “Abbiamo finito adesso” risponde quindi la premier. “Solo per una questione di tempo?” ribattono perciò i giornalisti. “No no, vado volentieri”, conclude Meloni lasciando quindi il chiostro interno del palazzo comunale di Cutro in cui si è svolta la conferenza.