Sabina Strano Rossi, presidente del Gruppo Tossicologi Forensi, in esclusiva a Qnm.it: “Sono molto più pesanti di una volta”
“L’errore più grande è definirle droghe leggere. In realtà di leggero non hanno nulla”. Sabina Strano Rossi, Presidente del Gruppo Tossicologi Forensi, e responsabile della Sezione di Medicina Legale Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, spiega ai nostri microfoni i danni che le droghe leggere provocano nel cervello umano. “Le variazioni della morfologia celebrale è evidente e purtroppo porta a problemi molto seri. La nostra equipe si è basata sugli studi effettuati da medici in prima linea che hanno studiato le variazioni celebrali dei giovani attraverso studi precisi”.

Dottoressa, quale studio ha portato la vostra associazione a lanciare questo allarme sullo sviluppo e gli effetti delle droghe leggere?
“Lo studio è effettuato attraverso tecniche di neuroimaging, che sono estremamente sviluppate e molto utilizzate per questo tipo di applicazioni. I risultati, purtroppo erano chiari anche ad un occhio poco allenato”.
Quali sono questi risultati? Quali modifiche vengono apportate dal punto di vista celebrale?
“Si è vista una modifica della struttura del cervello. Soprattutto nei più giovani. Quì è necessario fare una distinzione: si ha spesso la sensazione che le droghe leggere vengono usate solo dai ragazzi. E’ sbagliato. L’utilizzo è generalizzato. Solo che negli adolescenti i danni sono più gravi. Le droghe di ultima generazione, che sono caratterizzate da una diminuzione della percentuale di CBD, in grado di mitigare gli effetti dannosi del THC, fanno molto più male nei ragazzi, che hanno dei cervelli non ancora sviluppati”.
Gli effetti sul cervello dei più giovani. E quando si manifestano

Di che effetti parliamo? Quali sono i risultati sui più giovani? E soprattutto… i problemi si manifestano dopo il primo utilizzo o dopo parecchio tempo?
“Esistono effetti acuti piuttosto chiari, che abbiamo rilevato nei reparti di neuropsichiatria. Abbiamo assistito ad un aumento di episodi psicotici nei giovanissimi assumono le sostanze tossiche, anche a seguito della prima esposizione alla sostanza. Probabilmente ciò si evidenzia più nei soggetti predisposti, ma quello che gira attualmente sul mercato è talmente potente, che gli effetti sono devastanti su tutti”.
Ha la sensazione che sui giornali o in tv il fenomeno venga spesso snobbato?
“In generale assistiamo ad una banalizzazione del fenomeno. Già il fatto di chiamarla droga leggera è sbagliato e riduttivo. Fa pensare ad una sostanza che in fondo non fa male all’organismo. E’ vero che esistono anche sostanze lecite, che possono causare danni gravi, ma sulle droghe ho la sensazione che si tende a banalizzare. Ed è un grave errore”.