La rivolta dei benzinai: “Noi isolati ed in difficoltà. Soli contro tutti”

Dossier di Qnm.it tra i benzinai, per sentire il loro parere sull’aumento dei prezzi, le difficoltà e la situazione che stanno vivendo in prima persona

Prima gli aumenti dei prezzi, poi gli scioperi, i problemi di vario tipo che hanno coinvolto la categoria e le ripercussioni. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli incontri tra i sindacati dei distributori e il Governo. I rappresentanti di categoria avevano inizialmente proclamato due giorni di sciopero (diventato poi uno). Ma la situazione sembra destinata a mutare nuovamente. Anche alla luce dell’embargo russo scattato sulle importazioni via mare. Una situazione che, secondo Assoutenti, rischia di portare nuovi aumenti del carburante.

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Lo sfogo dei benzinai per i prezzi alti – Qnm.it

“Abbiamo saputo qualcosadichiara in esclusiva a Qnm.it Gianni, distributore che lavora nella provincia di Roma – e ci hanno avvisato che il prezzo potrebbe aumentare. Per noi sarebbe un problema, perchè a quel punto saremmo costretti anche noi ad alzare il prezzo. E dopo tutto quello che è successo, rischieremo di essere giudicati gli unici colpevoli di questa situazione”. Sono proprio i distributori infatti, ad aver spesso dovuto fare i conti con le proteste degli automobilisti. “Io non ho scioperato, lo ammetto, perchè non lo ritenevo giusto. Ma è anche vero che, come hanno detto i sindacati, spesso qualcuno ha interesse a far credere che il problema lo creiamo noi. Che senso ha mettere i prezzi medi del carburante? Si vuole forse far capire se esistono benzinai buoni o cattivi?”.

Gianni riprende le dichiarazioni che i sindacati hanno rilasciato nei giorni più caldi degli incontri con il Governo Alessandro Zavalloni di Fegica, ad esempio, disse al nostro sito: “Il decreto mica abbassa il prezzo della benzina, pone solo degli obblighi e delle penalità ai benzinai. Quindi lascia intendere che i benzinai sono colpevoli di qualcosa. Ma allo stesso tempo il governo ha già detto che il comportamento dei gestori è stato specchiato: quando hanno dovuto diminuire i prezzi lo hanno fatto e quando sono stati costretti ad aumentare, hanno aumentato meno rispetto a quanto siano aumentate le accise. Il tema posto in questa maniera è forviante ed inefficace sulle vere questioni”.

Io mi sono sentito lasciato solo al mio destino ha continuato un altro distributore (che ha preferito rimanere anonimo), che lavora nel centro di Roma -. I sindacati chi li ha visti mai? E poi lo sciopero non ha portato nessun vantaggio: se non quello di lavorare di più nei giorni precedenti. Ma noi con gli aumenti dei prezzi non c’entriamo nulla. Purtroppo i nostri fornitori ci hanno avvisato che presto ci saranno altre brutte sorprese”.

La calma prima della tempesta

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I prezzi aumenteranno a causa dell’embargo al petrolio russo – Qnm.it –

Le previsioni riguardano i prossimi mesi. La buona notizia arriva però dal Quotidiano Energia, che in attesa di capire gli effetti sull’embargo russo, ha stilato i prezzi del carburante sulla rete italiana. Nell’ultimo week end è stato registrato leggero calo: secondo il quotidiano “le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi sono in calo alla chiusura di venerdì, mentre sabato Eni ha tagliato di nuovo il prezzo raccomandato del diesel di 1 centesimo”. Molti si augurano che non si tratti della quiete prima della tempesta.