La Guerra in Ucraina e le conseguenze sull’economia italiana

Secondo un report diffuso dalla Coldiretti, il nostro Paese rischia di subire delle grosse perdite. Ecco i maggiori pericoli

La guerra in Ucraina ha portato gravi problemi legati all’energia, alle materie prime, ai prodotti industriali e, purtroppo, anche al cibo. Le sanzioni alla Russia, il blocco delle importazioni e tutta una lunga serie di problemi, ha causato gravi danni alla nostra economia. Problemi che stiamo già pagando e che rischiano di aggravarsi nel corso dei prossimi mesi.

Ucraina
Ecco quanto ci costa la guerra in Ucraina – Qnm.it –

Se infatti il prezzo della benzina ha subito oscillazioni continue e rischia nelle prossime settimane di tornare a livelli altissimi (stesso discorso anche per le bollette di luce e gas, che hanno portato numerosi problemi alle famiglie italiane, costrette ad affrontare veri e propri salassi), anche il settore agricolo si trova di fronte ad un bivio. A lanciare l’allarme è infatti la Coldiretti, che in una nota ha specificato i vari problemi che il nostro Paese sarà costretto ad affrontare.

L’Italia rischia di vedere bloccati circa 1,5 miliardi di chili di grano, mais e olio di semi di girasole che sono sbarcati nella Penisola nell’ultimo anno. La Coldiretti ha effettuato un’analisi sugli effetti della minaccia del ministro degli Esteri della Russia Sergei Lavrov, che durante una riunione dei ministri degli Esteri del G20, ha annunciato di non confermare l’accordo raggiunto con Nazioni Unite, Turchia e Ucraina per assicurare i traffici commerciali nei porti del Mar Nero, in scadenza il 18 marzo prossimo.

“L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che hanno dovuto ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.

I dati della Coldiretti

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I dati della Coldiretti sono preoccuopanti – Qnm.it –

L’ Italia ha importato dall’Ucraina grazie all’accordo 239 milioni di chili di olio di girasole (+9%), 248 milioni di chili di grano (+103%) e 1,1 miliardi di chili di mais (+80%) secondo l’analisi della Coldiretti relativa ai primi undici mesi del 2022 rispetto all’anno precedente. L’accordo peraltro garantito fino ad ora la spedizione di oltre 20 milioni di tonnellate di cereali e altri prodotti agroalimentari sui mercati mondiali e lo stop al passaggio delle navi cariche di cereali sul Mar Nero preoccupa anche per il rischio carestia in ben quei 53 Paesi dove secondo l’Onu, la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione. Un pericolo quindi anche per la stabilità politica proprio mentre – sostiene la Coldiretti – si moltiplicano le tensioni sociali ed i flussi migratori, anche verso l’Italia.